bollatico
bollàtico agg. [der. di bolla2] (pl. m. -ci). – Relativo a bolle pontificie. In partic., scrittura b. (detta anche, con nome lat., littera sancti Petri), scrittura usata nelle bolle pontificie [...] . 16°: derivata da una stilizzazione della bastarda, è caratterizzata da un tratteggio che omette regolarmente, di ciascuna lettera, i tratti sottili, vergando soltanto quelli pieni; col tempo (18°-19° sec.) divenne di così difficile lettura che la ...
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domare
v. tr. [lat. dŏmare] (io dómo o dòmo, ecc.). – 1. Rendere docile, mansueta una bestia feroce o selvatica: d. un leone, una tigre; d. un cavallo, un mulo e sim., avvezzarlo a farsi cavalcare, al [...] domata è la traduz. del titolo ingl. The Taming of the Shrew di una commedia di W. Shakespeare). b. Assoggettare, soggiogare: i Parti non furono mai domati da Roma. c. D. un incendio, spegnerlo; d. una ribellione, una sommossa, una rivolta, sedarla ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, [...] un animale d.; meno com., addomesticato: un lupo, un leone domestico. b. Di piante, coltivate, non selvatiche: piante (Manzoni). 3. s. m. (f. -a) Chi svolge a pagamento i lavori di casa, le faccende domestiche presso un datore di lavoro: m’ha aperto ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] fosse un nome proprio: per es., Panthera leo, il leone; Quercus ilex, il leccio; Salmo gairdneri, la trota iridata s.; ma che s. d’uomo sei?; che s. di genitori sono, che lasciano i figli tutto il giorno soli?; che s. di proposta è questa? c. Com. l ...
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eumetopia
eumetòpia s. f. [lat. scient. Eumetopias, comp. di eu- e del gr. μετωπίας «dalla larga fronte»]. – Genere di mammiferi pinnipedi, simili alle otarie, a pelo ruvido, che vivono lungo le coste [...] dell’America Settentr. e del Giappone; vi appartiene il leone marino artico o eumetopia di Steller (Eumetopias jubata, sinon. E. stelleri), i cui maschi possono raggiungere quasi quattro metri di lunghezza e tre di circonferenza, pesando oltre 600 ...
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cinguettio
s. m. Messaggio di testo della lunghezza massima di 140 caratteri che può essere inviato, pubblicato e reso visibile su una pagina del sito di relazioni sociali Twitter, contribuendo ad [...] 2009, Corriere Economia, p. 30)•Lady Gaga sembra irraggiungibile con i suoi 23 milioni di followers e si piazza in cima alla spin, sto mangiando un’insalata ma sogno un cheeseburger». (Viviana Leone, Leggo, p. 19, Gossip).
Traduzione del s. ingl. ...
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ipervisualita
ipervisualità s. f. inv. Forte amplificazione dell’effetto visuale delle immagini. ◆ Mentre i giovani registi ricercano in modo nuovo la realtà, [Sergio] Leone capisce che essa non c’è [...] già più e la ricrea in laboratorio con vecchia sapienza manuale ma con lo spirito di un operatore di computer graphics. Mette insieme la tradizione operistica dello spettacolo italiano […] con la ipervisualità ...
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litote
litòte s. f. [dal gr. λιτότης, propr. «semplicità», der. di λιτός «semplice»]. – Figura retorica che consiste nell’attenuare formalmente l’espressione di un giudizio o di un predicato col negare [...] un danno non indifferente (cioè abbastanza grave), che un impiegato non brilla per la sua puntualità, ecc. Noto fra gli altri è l’esempio manzoniano: «Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone» (Pr. Sp., cap ...
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portamento
portaménto s. m. [der. di portare, portarsi]. – 1. a. Modo di atteggiare la persona, il corpo, soprattutto nel muoversi, nel camminare: un p. distinto, elegante, solenne, altero, o stanco, [...] ad animali: un cavallo di p. imponente; il superbo p. del leone. b. fig. Con senso più generico, il contegno d’una persona alla successiva facendo sentire, più o meno distintamente, tutti i suoni compresi nell’intervallo tra quelle due; oltre che nel ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente [...] distanze in astronomia, quando si adoperino a tale fine i chilometri anziché gli anni-luce); c. tonda, il o di una o più opere: la c. stilistica di Ungaretti, del cinema di Sergio Leone. b. Qualità, livello: la c. umana e civile di un politico. ...
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Successore (n. 411 circa - m. 474) di Marciano, fu elevato al trono (457) col favore del patrizio Flavio Ardabur Aspar (v. Ardabur). Nei rapporti con l'Occidente si ispirò al principio di mantenere l'unità formale dell'impero, assumendo alla...
LEONE I (Leo, Λέων)
C. Bertelli
Imperatore romano d'Oriente. Regnò dal 457 al 474.
Aveva sposato Verina, sorella di Basilisco (v.), dalla quale ebbe Ariadne (v.), che egli dette in sposa al capo degli Isaurici, Tarasicodissa (che allora prese...