caiano
s. m. [lat. scient. Caianus, voce di origine malese, attrav. l’oland. katjang]. – Pianta perenne (Cajanus indicus) della famiglia leguminose papiglionacee, detta anche pisello arboreo o pisello [...] dei tropici; è coltivata nell’Asia e nell’Africa tropicali per i legumi e i semi, che si mangiano come i fagioli e i piselli, e come pianta da foraggio. ...
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ciamopside
ciamòpside s. f. [lat. scient Cyamopsis, comp. del gr. κύαμος «fava» e ὄψις «aspetto»]. – Genere di piante delle leguminose papiglionacee, con poche specie tropicali; una di esse, Cyamopsis [...] psoraloides, è coltivata soprattutto in India per foraggio, sovescio e per i legumi mangerecci da giovani, nonché per i semi usati nell’alimentazione dell’uomo e degli animali. ...
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uniovulato
agg. [der. di ovulo, col pref. uni-]. – In botanica (anche uniovulare), di ovario, loculo o carpello con un solo ovulo, come i carpelli dei ranuncoli e i legumi dei trifogli. ...
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dividivi
s. m. pl. [da un nome indigeno delle Antille]. – Nome dei frutti di un arbusto dell’America Centr. e Merid. e delle Antille (Caesalpinia coriaria), costituiti da baccelli di color rosso brun0 [...] contenenti sostanze tanniche e zuccherine; sotto forma di polvere o di estratto, sono largamente usati in conceria e in tintoria. Col nome di d. indiani sono noti in commercio i legumi del tari, albero indomalese (Caesalpinia digyna). ...
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doglio
dòglio (letter. dòlio nel sign. 1) s. m. [lat. dōlium]. – 1. Grande vaso a forma tondeggiante nel quale i Romani conservavano liquidi (olî, vino, ecc.) e aridi (grano, legumi); in età arcaica, [...] vasi di un tipo analogo avevano la funzione di contenere un’urna cineraria, costituendo le cosiddette tombe a doglio (altrimenti chiamate, con termine greco, a pithos). Nel linguaggio letter., con senso ...
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cicerchione
cicerchióne s. m. [der. (propr. accr.) di cicerchia]. – Erba rampicante delle leguminose papiglionacee (Lathyrus sylvestris), detta anche pisello selvatico, rubiglio, rubiglione, veccione, [...] comune in Italia nei luoghi selvatici o coltivata per i fiori e per foraggio: ha fusti alti fino a 2 m con fiori in grappoli e legumi simili a quelli del pisello. ...
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dolico1
dòlico1 s. m. [lat. scient. Dolichos, dal gr. δόλιχος, nome di una leguminosa] (pl. -chi). – Genere di piante leguminose papiglionacee, che comprende una trentina di specie tropicali e subtropicali, [...] tra cui Dolichos lablab, dell’Asia, molto coltivato nei tropici per i legumi a 3-4 semi ovoidei, schiacciati, di diversa colorazione, che sono commestibili quando sono ancora freschi; di una varietà si consumano anche i baccelli verdi. ...
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intimpanire
v. intr. [der. di timpano] (io intimpanisco, tu intimpanisci, ecc.; aus. essere), tosc. – Dell’addome, diventare duro e teso come la membrana di un timpano o tamburo, per troppo cibo ingerito [...] o per altro motivo: come ... si sforzava di contenere la ... ilarità, il suo stomaco ne pareva intimpanito (D’Annunzio). Con uso trans. (o assol.) e con valore causativo, rendere l’addome teso e duro: i legumi intimpaniscono. ...
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intonchiare
v. intr. [der. di tonchio] (io intónchio, tu intónchi, ecc.; aus. essere), tosc. – Di legumi, essere guastati, rosi dai tonchi. ...
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Leguminose
Laura Costanzo
Una grande fonte alimentare di proteine nota sin dall’antichità
L’ordine delle Leguminose comprende piante erbacee o arbustive conosciute dai tempi più antichi per il loro potere nutritivo, in quanto ricche di proteine...
Genere di piante della famiglia Leguminose (Papilionate); comprende erbe o piccoli frutici, con foglie semplici o trifogliate, stipolate, e fiori, per solito gialli, in racemi terminali od oppositifogli; i legumi sono globosi od oblunghi, turgidi...