amministrazione
amministrazióne s. f. [dal lat. administratio -onis, der. di administrare «amministrare»]. – 1. a. Atto e ufficio di chi amministra; in senso generico: l’a. dello stato, di un comune; [...] pubblica a., denominazione comprensiva di varî reati commessi a danno delle varie attività (non soltanto amministrative, ma anche legislative e giudiziarie) dello stato e degli altri enti pubblici, tra i quali sono compresi sia i delitti di pubblici ...
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boss
‹bòs› s. angloamer. [dall’oland. baas «zio; mastro»] (pl. bosses ‹bòsi∫›), usato in ital. al masch. – Padrone, imprenditore. In partic., negli Stati Uniti, chi esercita una certa autorità nel campo [...] controlla un largo numero di voti o è in condizione di svolgere larga influenza in sede amministrativa o legislativa. Per estens., nel linguaggio giornalistico, chi esercita, anche con sistemi illegali, un ampio potere di controllo su determinate ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla [...] regolare italiano e delle bande indigene, caduti in Eritrea nel combattimento di Poggio Dogali nel 1887. Consiglio dei c., assemblea legislativa francese, creata nel 1795 e durata fino al colpo di stato di Bonaparte del 1799. 3. Come s. f., piccola ...
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anti-spesa
(anti-spese), agg. Che si propone di ridurre la spesa pubblica corrente, bloccando le spese che eccedano i limiti stabiliti dalla disposizione legislativa che le autorizza. ◆ La brutta sorpresa [...] è diventata ufficiale giusto due giorni fa. Quando è stato letto il testo del decreto legge con cui il governo ha varato la manovra economica correttiva anti-spese. (Giuseppina Piano, Repubblica, 17 aprile ...
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avviso comune
loc. s.le m. Parere comune, accordo, intesa raggiunta tra le diverse componenti che partecipano a una trattativa. ◆ L’avviso comune sull’orario - primo passo per il recepimento - è stato [...] prese, tra l’altro, tale forma e non quella più cogente di accordo interconfederale proprio per rispettare la funzione legislativa, essendo la materia regolata dalla legge quadro del 1923. Tuttavia le parti sociali sono state criticate da alcuni ...
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potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] immediata della personalità, e quindi della capacità giuridica, di un soggetto (per es., nel campo del diritto pubblico, il p. legislativo, il p. esecutivo, il p. giudiziario, proprî dello stato e dei suoi organi), sia come sinon. di facoltà e talora ...
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aggiornamento
aggiornaménto s. m. [der. di aggiornare]. – 1. a. Il rendere o tenere aggiornato: a. d’un registro, d’un catalogo, d’un listino dei prezzi; volume di a. d’un’enciclopedia; a. delle proprie [...] : fu deliberato l’a. della riunione alla settimana seguente. Nel linguaggio parlamentare, il provvedimento con cui un’assemblea legislativa sospende le sedute per un certo periodo di tempo, o rinvia la discussione intorno a una determinata questione. ...
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referente1
referènte1 agg. [dal lat. refĕrens -entis, part. pres. di referre: v. riferire2]. – Si usa nell’espressione del linguaggio parlamentare in sede r., detto di commissione di una camera legislativa [...] che esamina un progetto di legge, da portare, con apposita relazione, all’esame e all’approvazione dell’assemblea (distinta rispetto a sede deliberante e sede redigente) ...
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unione affettiva
loc. s.le f. Legame di affetto reciproco tra due persone, anche dello stesso sesso, per il quale si è più volte proposto di regolamentare i rapporti giuridici e patrimoniali come per [...] Forza Italia. L’«Osservatore Romano» si dice «sconvolto» per il merito della faccenda e per il carattere trasversale dell’iniziativa legislativa. (Foglio, 2 aprile 1998, p. 3) • «Solo la roccia dell’amore totale e irrevocabile tra uomo e donna – ha ...
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prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo [...] sull’organizzazione di una provincia o di un pubblico servizio. b. In Sicilia, durante il regno degli Aragonesi, norma legislativa emanata dal re o dal viceré, col parere del consiglio, senza partecipazione del parlamento. c. Nel regno di Francia ...
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LEGISLATIVA Sotto il concetto di delegazione legislativa la nostra dottrina intende, sia l'atto legislativo che conferisce ad altri organi dello stato, in particolare all'esecutivo, la facoltà di emanare regolamenti in un campo che senza tale...
LEGISLATIVA La nuova costituzione italiana per il suo carattere di rigidità ha dovuto prevedere espressamente la possibilità di delegazione legislativa poiché il silenzio avrebbe importato un divieto per il parlamento di derogare alle norme...