bensi
bensì cong. [comp. degli avv. bene e sì]. – 1. ant. e letter. Con valore di affermazione, sì certo, certamente, naturalmente: Più delle leggi può b. la forza delle ragioni e l’onore delle opinioni [...] (Foscolo); più efficace del semplice sì, e di solito in incisi, contrapposto a un ma che segue: si rivolse a lui, con tono rispettoso b., ma non supplichevole. 2. a. Con valore avversativo-oppositivo, ...
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mathesis
‹màteṡis› s. f. [traslitt. del gr. μάϑησις, dal tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»]. – Termine che significa propriam. «apprendimento, conoscenza», adottato nel linguaggio filosofico e matematico [...] comuni, e che quindi studia la quantità astrattamente intesa come suscettibile di misura, con le sue proprietà, le sue leggi di relazione, rapporto, proporzione. Per Cartesio è la scienza generale «che si propone di spiegare tutto ciò che può ...
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autonomia
autonomìa s. f. [dal gr. αὐτονομία; v. autonomo]. – 1. In senso ampio, capacità e facoltà di governarsi e reggersi da sé, con leggi proprie, come carattere proprio di uno stato sovrano rispetto [...] mia autonomia. 4. In filosofia, a. etica (o assol. autonomia), il potere del soggetto di dare a sé stesso la propria legge. 5. Nel linguaggio milit., a. logistica, capacità di vivere e di combattere per un certo periodo di tempo, anche in caso d ...
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delinquenza
delinquènza s. f. [dal lat. tardo delinquentia «delitto»; v. delinquere]. – 1. Il fatto di delinquere, di violare cioè la legge penale commettendo delitti, e in partic. delitti contro la [...] è inteso per lo più, in contesti giuridici e in rilievi statistici, come complesso delle infrazioni (azioni o omissioni) alle leggi, che siano passibili di pena: accrescimento, diminuzione della d.; la lotta contro la d.; il fenomeno, le cause della ...
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delinquenziale
agg. [der. di delinquenza]. – Di delinquente, di delinquenza: costituzione, attitudine d.; episodî delinquenziali. In psicologia sociale, comportamento d., quello di individui che, non [...] adattandosi al processo di socializzazione, violano le leggi accettate dal gruppo sociale a cui appartengono. ...
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misterioso
misterióso agg. [der. di misterio, variante ant. di mistero]. – 1. Che costituisce un mistero; che non è comprensibile all’intelletto umano: le m. verità di fede; il m. dogma della Trinità. [...] nel mistero perché se ne ignora l’essenza e la natura, o non si sa spiegare o interpretare: le m. leggi della natura; sulla parete qualcuno aveva tracciato dei segni misteriosi. Più genericam., strano, singolare, inesplicabile: un m. presentimento ...
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cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie [...] ; c. con sentimento; c. a orecchio, di chi non conosce la musica, o ripete a memoria un’aria musicale senza leggere la musica. Canta che ti passa, frase nata nella prima guerra mondiale, come esortazione al coraggio, e ripetuta proverbialmente come ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] necessarî per qualche cosa; mettere in r. le proprie cose, mettere ordine nei proprî affari; essere, mettersi in r. con la legge, con la propria coscienza, con la Chiesa, con Dio; essere, mettersi in r. con qualcuno, dargli il dovuto, fare quanto è ...
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regolare1
regolare1 agg. [dal lat. regularis, der. di regŭla «regola»]. – 1. Conforme a una regola o alle regole, al regolamento o alle disposizioni di legge, alle norme e alle prescrizioni: seguire [...] , rispettavano le regole classiche, stabilite per ogni genere da Aristotele. d. In araldica, armi r., le armi che non contravvengono alle leggi araldiche di costruzione del blasone. 3. a. Conforme, uniforme a un modello o a un canone, o a un modo di ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, [...] e le esportazioni, l’acquisto di valuta estera, gli scambî commerciali con l’estero; e in partic., in diritto pubblico, alle leggi, in quanto chiarite e precisate da atti amministrativi specifici (v. regolamento, nel sign. n. 2): il Ministero non ha ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...