neolinguistica
neolinguìstica s. f. [comp. di neo- e linguistica, coniato in analogia e in contrapp. a neogrammatica]. – Corrente e metodologia linguistica, fondata in Italia da M. Bartoli (1873-1946) [...] fonetiche e, spostando l’attenzione sulla distribuzione geografica dei fenomeni linguistici, formulava nuove leggi, dette «norme areali», quale quella della tendenza conservativa delle aree periferiche e della tendenza innovativa delle aree centrali ...
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acustica
acùstica s. f. [dall’agg. acustico]. – 1. a. Scienza che studia il suono, le sue proprietà, il suo meccanismo di formazione, propagazione, ricezione, ecc.; è una delle parti in cui didatticamente [...] si suddivide la fisica e rientra nella meccanica intesa in senso lato: i fenomeni, le leggi dell’a.; trattato di acustica. b. A. architettonica (o degli ambienti, o ambientale): parte della fisica tecnica che studia le caratteristiche degli ambienti ...
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istituto
(ant. instituto) s. m. [dal lat. institutum (der. di instituĕre: v. istituire), propr. «ciò che è stato stabilito», e in partic. «proposito, scopo», «norma, principio, ordinamento della vita [...] dal proprio i.; non appartiene al mio i. far questo; è cosa contraria al nostro i.; ché se poi anche Roma piegò alle leggi universali, ed ebbe il suo fine come il suo principio, non è mio instituto il riferirne le ragioni (P. Verri). Anche, proposito ...
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caducario
caducàrio agg. [dal lat. tardo caducarius «che riguarda i beni caduchi»]. – Leggi c., nel diritto romano, leggi promulgate sotto Augusto, dirette contro il celibato e la diminuzione delle nascite: [...] colpivano gli uomini e le donne non sposati, e i coniugi senza prole, togliendo loro in parte o in tutto la capacità di ereditare ...
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assonico
assònico (o axònico) agg. [der. del gr. ἄξων -ονος «asse3»; nel sign. 2, der. di assone2] (pl. m. -ci). – 1. Leggi a.: le leggi attribuite al legislatore ateniese Solone, così dette perché incise [...] su tavole di legno rotanti sopra un asse (tavole dette appunto dai Greci ἄξονες). 2. In istologia, inerente all’assone o cilindrasse: riflesso a., riflesso in cui gli stimoli afferenti viaggiano nel cilindrasse ...
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interinazione
interinazióne s. f. [der. di interinare], ant. – Vidimazione, ratifica; in partic., i. delle leggi, procedimento amministrativo proprio degli stati assoluti, per cui appositi organi (analoghi [...] alla odierna Corte dei conti), registravano, previo esame, leggi, decreti, patenti e altri atti legislativi sia per conoscenza da parte delle amministrazioni interne sia, soprattutto, a fini di controllo. ...
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unico1
ùnico1 agg. [dal lat. unĭcus, der. di unus «uno, uno solo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che è il solo esistente, che non ha uguali nel suo genere o nella sua specie: è la nostra u. possibilità di salvezza; [...] u., che raccoglie tutte le disposizioni legislative concernenti una data materia (testo u. delle leggi di pubblica sicurezza; testo u. delle leggi sanitarie; ecc.); il traguardo della moneta u. europea. Sostantivato, individuo, oggetto o elemento che ...
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omerta
omertà s. f. [variante napol. di umiltà, dalla «società dell’umiltà», nome con cui fu anche indicata la camorra per il fatto che i suoi affiliati dovevano sottostare a un capo e a determinate [...] per cui si doveva mantenere il silenzio sul nome dell’autore di un delitto affinché questi non fosse colpito dalle leggi dello stato, ma soltanto dalla vendetta dell’offeso. Più genericam., nell’uso odierno, la solidarietà diretta a celare l’identità ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della [...] dei popoli germanici che a cominciare dai secoli 4°-5° entrarono nel territorio dell’Impero e vi si insediarono; leggi b., le leggi scritte che si diedero i nuovi regni germanici costituitisi nel sec. 5° sul territorio romano o ai confini di ...
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ponitore
ponitóre s. m. [der. di porre], ant. o raro. – 1. Chi pone. La parola è stata usata anticam. come equivalente di impositore (i p. di una tassa, di un tributo e sim.) o in qualche altra partic. [...] locuz., come p. di leggi, legislatore: vedemo li p. de le leggi massimamente pur a li più comuni beni tenere confissi li occhi, quelle componendo (Dante). 2. (f. -trice) Nella fabbricazione della carta a mano, era così chiamato l’operaio che, una ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...