diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] ho tutto il d.; credersi in d. di ...; nessuno t’ha dato il d. d’intervenire nei miei affari; non so con quale d. leggi le mie lettere, ecc. c. Locuzioni: a diritto, a buon d., giustamente, per giusti motivi (contr. di a torto); a maggior d., tanto ...
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antigay
(anti-gay), s. m. e agg. inv. Chi non accetta l’omosessualità o manifesta intolleranza nei confronti dei gay; contrario all’omosessualità. ◆ [tit.] Parigi, il sindaco accoltellato da un anti-gay [...] è grave. (Secolo XIX, 7 ottobre 2002, p. 1, Prima pagina) • [tit.] [George W.] Bush si appella all’unità, le leggi ultraconservatrici divideranno / La destra cristiana preme per la nomina di giudici anti-abortisti e anti-gay. Ma per i repubblicani ...
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decretale
agg. e s. f. [dal lat. tardo (epistŭla) decretalis, der. di decretum «decreto»]. – Nella storia della Chiesa, furono chiamate decretali o lettere d. le costituzioni di carattere generale emanate [...] , contenevano spesso norme giuridiche e avevano forza obbligatoria per tutti i fedeli, salvo che avessero il carattere di leggi particolari o speciali in quanto indirizzate a determinate regioni o persone. Riunite in tre raccolte ufficiali dai papi ...
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ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» [...] che ..., ecc.); non è mio u., non spetta a me; riferito a cose: è u. della scienza, della storia, ecc.; è u. delle leggi prevenire oltre che punire i reati. Il compito, la funzione e la mansione che una persona svolge, o la carica e il posto stessi ...
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decretare
v. tr. [dal lat. mediev. decretare, der. di decretus, part. pass. di decernĕre «deliberare»] (io decréto, ecc.). – Ordinare, provvedere, stabilire con decreto o con forza di legge: così ha [...] decretato il Consiglio dei ministri; d. il blocco degli affitti; il governo ha decretato di rinviare i termini; le sole leggi posson decretar le pene su i delitti (Beccaria); d. onori, d. solenni onoranze, ecc. (anche nel sign. più generico di ...
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anti-hooligan
(anti-hooligans, anti hooligan), agg. Che previene e contrasta il teppismo degli hooligan. ◆ Quelli del Millwall ne hanno fatto un vanto: «Non piacciamo a nessuno, meglio così». Un quartiere [...] non ha mai vinto nulla e che per giunta ha i tifosi più violenti del regno. Ancora oggi, nonostante tutte le leggi e le misure anti hooligan. (Filippo Maria Ricci, Corriere della sera, 22 maggio 2004, p. 47, Sport) • Duecentocinquantamila tra agenti ...
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sortire2
sortire2 v. tr. [lat. sortire e sortiri, der. di sors sortis «sorte1»] (io sortisco, tu sortisci, ecc.), letter. – 1. a. Estrarre a sorte, sorteggiare: Chi de’ di voi combatter sortirete (Ariosto). [...] , conseguire: il suo tentativo di conciliazione non ha sortito alcun risultato; la cura ha sortito soltanto effetti negativi; felice si può chiamare quella repubblica, la quale sortisce un uomo sì prudente, che gli dia leggi ordinate (Machiavelli). ...
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sorvegliare
v. tr. [comp. di sor- e vegliare, sul modello del fr. surveiller] (io sorvéglio, ecc.). – 1. Vigilare, tenere sotto controllo persone o cose: a. Come misura di pubblica sicurezza e di tutela [...] di leggi e norme, o anche come azione tattica di forze armate operanti: la polizia sorveglia i movimenti di tutti gli indiziati; i carabinieri sorvegliavano tutte le vie di accesso alla città; aerei da ricognizione sorvegliano gli spostamenti del ...
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antimanifestazioni
agg. Che si propone di scoraggiare la partecipazione a manifestazioni di protesta. ◆ L’opposizione l’ha già ribattezzata «norma antimanifestazioni». E il ministro della Giustizia, [...] da ragazzo. Ma non sono mai stato arrestato. Perché? Perché ho sempre manifestato in modo democratico e rispettoso delle leggi». (Francesco Grignetti, Stampa, 14 marzo 2002, p. 10, Interno).
Derivato dal s. f. manifestazione con l’aggiunta del ...
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marziale
agg. [dal lat. Martialis, der. di Mars Martis «Marte»]. – 1. a. letter. Del dio Marte, che appartiene o si riferisce a Marte: flamine m.; giochi m., che avevano luogo nell’antica Roma, a partire [...] (T. Tasso), le fatiche della guerra. In questo sign. oggi è usato solo nelle due locuz. legge m., complesso di leggi che entrano in vigore durante eccezionali circostanze (guerre, rivoluzioni, calamità pubbliche), producendo, nel tempo della loro ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...