marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante [...] al cristianesimo, passato poi nell’uso letter. ital., soprattutto nei poemi epico-cavallereschi, a indicare chi non osserva le leggi della cavalleria e della cortesia, con il sign. quindi di traditore, fellone e sim.: ah mancator di fe’, marano ...
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postale
agg. [der. di pòsta1]. – 1. Della posta, che concerne la posta, intesa come trasmissione e trasporto di corrispondenza, o che è comunque in rapporto con le varie attività delle poste: amministrazione [...] p.; organizzazione, ordinamento p.; leggi, norme, regolamenti, disposizioni p.; servizio p.; tariffe p.; ufficio p.; impiegati p.; codice di avviamento p. (sigla CAP), sistema di numerazione dei comuni, o settori di grandi comuni, mediante il quale ...
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utilitarista
s. m. e f. [der. di utilitario] (pl. m. -i). – 1. Fautore o seguace dell’utilitarismo filosofico; esponente, fautore delle varie teorie o leggi formulate sull’utilità dal punto di vista [...] dell’economia. 2. Per estens., chi mira esclusivamente o principalmente al proprio utile ...
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provvisionale
provviṡionale (ant. proviṡionale, provvigionale, provigionale) agg. e s. f. [dal fr. ant. provisionnal (mod. provisionnel), der. di provision (v. provvisione), nel sign. di «previsione»]. [...] di largo uso in passato (prima che fosse definitivamente sostituito da provvisorio), spec. con riferimento a leggi, decreti, accordi, trattati, provvedimenti presi per sovvenire a necessità urgenti, provvedimenti giudiziarî anticipatorî dei giudizî ...
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provvisione
provviṡióne (ant. proviṡióne, provvigióne, provigióne) s. f. [dal lat. provisio -onis «antiveggenza, precauzione», der. di providere: v. provvedere], ant. o letter. – 1. L’atto, il fatto [...] , deliberazione di una pubblica autorità o di un magistrato, e sim.: resta parlare del modo del fare le leggi o, come diciamo noi, provisioni (Guicciardini). b. Con sign. generico, fare o trovare provvisione (a qualcosa), trovare rimedio ...
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parapsichico
parapsìchico agg. [comp. di para-2 e psichico] (pl. m. -ci). – Detto di quei fenomeni della sfera psichica che non possono essere spiegati sulla base delle normali leggi psicologiche, e [...] che sono quindi oggetto di studio della parapsicologia ...
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parapsicologia
parapsicologìa s. f. [comp. di para-2 e psicologia]. – Lo studio di presunti fenomeni, detti paranormali, non spiegabili in base alle leggi scientifiche (fisiche, biologiche, ecc.) conosciute, [...] che si verificherebbero grazie a particolari poteri attribuiti ad alcune persone (sensitivi o medium), e che consisterebbero in modificazioni del mondo fisico attuate con mezzi non materiali (telecinesi, ...
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territorialita
territorialità s. f. [der. di territoriale]. – Appartenenza a un territorio, validità nell’ambito di un determinato territorio: t. di una giurisdizione, di un potere. In partic.: 1. In [...] tutti coloro che si trovano nel territorio dello stato che l’ha emanata (nell’ordinamento italiano si applica per le leggi penali e per quelle di polizia e sicurezza pubblica). Più in generale, il principio (opposto a quello della personalità) per ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] e con maggiore varietà di sign., appartenere, toccare, spettare, essere in facoltà di: sta a te decidere; sta al governo far rispettare le leggi; sta a voi provvedere; non sta a me pensarci; ora sta a te giocare, sta a te far le carte; a te sta omai ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] , E le m. stagioni (Leopardi); con altro sign., stagione m., v. stagione. Di istituzione e sim., estinto, o non più vitale: leggi m.; analogam.: lingue m., non più parlate (v. lingua, n. 4 a); vocaboli m., non più in uso, antiquati. Di luogo, raduno ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...