draconiano
agg. – Di Dracone, antico legislatore di Atene, autore del primo codice scritto della città (forse dell’anno 621 a. C.), rimasto celebre per la sua estrema severità: la legislazione d.; in [...] senso fig., degno di Dracone, cioè eccessivamente rigido: severità d.; leggi, provvedimenti d.; un regime di governo draconiano. ◆ Avv. draconianaménte, con severità, con rigore draconiani: reprimere draconianamente ogni tentativo di eversione. ...
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affare
s. m. [da a fare, modellato sul fr. affaire, provenz. afar]. – 1. Cosa da farsi, faccenda, briga, cura (anche di cose di molta importanza): un a. urgente, importante, difficile, semplice; a. pubblici, [...] le relazioni della Chiesa con i varî stati; e in senso più ampio: gli a. del cielo si reggono con leggi affatto dissimili da quelle che reggono gli a. umani (Beccaria). 2. Operazione economica, che comporta acquisto, perdita o trasformazione di ...
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eversivo
agg. [der. del lat. eversus, part. pass. di evertĕre (v. eversione)]. – 1. Che mira ad abolire, a sopprimere: le leggi e. dell’asse ecclesiastico (v. eversione, n. 2). 2. Che tende a rovesciare, [...] a sconvolgere l’assetto sociale e statale, anche mediante atti rivoluzionarî o terroristici: azione, attività e.; disegno e.; anche riferito a chi opera per l’eversione: elementi, gruppi eversivi ...
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calzoleria
calzolerìa s. f. [der. di calzolaio]. – 1. Laboratorio di calzolaio, o negozio di calzature. 2. ant. L’arte del calzolaio: paiono uomini levati più tosto dall’aratro o tratti dalla c., che [...] delle scuole delle leggi (Boccaccio). ...
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entro
éntro prep. [lat. ĭntro]. – Lo stesso che dentro, di uso letter. o raro con sign. locale (e. casa), più com. in determinazioni di tempo: e. un anno; e. e non oltre il termine di tre mesi. Nell’uso [...] ant., anche preceduto da altra prep.: d’e., da dentro, per e., attraverso: D’e. le leggi trassi il troppo e ’l vano (Dante); per e. i luoghi tristi Venni stamane (Dante); talora il per è solo rafforzativo e tra le due prep. s’inserisce il sostantivo: ...
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usanza
uṡanza s. f. [der. di usare]. – 1. Atto o complesso di atti che si usa compiere per tradizione in un determinato tempo, luogo o ambiente: u. primitive, barbariche; u. raffinate, signorili, contadine, [...] , smettere, abolire un’u.; prov. paese che vai, usanza che trovi; sovvenire alle necessità della Chiesa contribuendo secondo le leggi e le u., uno dei cinque precetti della Chiesa. Locuz. all’usanza di, secondo l’usanza, imitando il costume di ...
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ravvalorare
v. tr. [comp. di r- e avvalorare] (io ravvalóro, ecc.). – 1. non com. Aumentare il valore; rafforzare, convalidare: questo argomento ravvalora la mia dimostrazione; la solitudine ... ravvalora [...] e rimette in opera l’immaginazione (Leopardi). 2. letter. Rimettere in valore, in vigore: se pure non fossero state ravvalorate le leggi di Licurgo (Leopardi). ...
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fiscalismo
s. m. [der. di fiscale]. – 1. a. Sistema finanziario, e particolarm. tributario, che risulta oneroso. b. Tendenza degli agenti della finanza pubblica ad applicare le leggi con rigore eccessivo [...] e in modo troppo oneroso per il cittadino. 2. fig. Comportamento fiscale, cioè rigido, intransigente, autoritario nei rapporti con i dipendenti, soprattutto nell’applicazione dei regolamenti: si è fatto ...
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decemvirale
〈-env-〉 (o decenvirale) agg. [dal lat. decemviralis]. – Di decemviro, dei decemviri: leggi d., emanate dalla magistratura dei decemviri; potere decemvirale. ...
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stampita
s. f. [dal provenz. estampida (fr. ant. estampie), der. di estampir «battere i piedi», che è dal germ. *stampjan «pestare»]. – 1. Genere musicale strofico, anche senza parole, fortemente ritmato, [...] , si misero a mangiare (Boccaccio). 2. fig., tosc. ant. Discorso lungo e noioso: ogni giorno si fanno leggi, disquisizioni e stampite interminabili sulla pulizia stradale (Faldella); nel plur., smorfie, o rimbrotti, paternale: quante stampite!; mi ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...