armonico
armònico agg. [dal lat. harmonĭcus, gr. ἁρμονικός] (pl. m. -ci). – 1. Che risponde alle leggi dell’armonia, che ha o produce armonia: una serie a. di accordi; un a. concerto di voci; fig., ben [...] campo conservativo (che ammette appunto un potenziale armonico). ◆ Avv. armonicaménte, con armonia, secondo le leggi dell’armonia: accordo armonicamente composto; con giusta proporzione, con gradevole disposizione: quadri armonicamente disposti sulle ...
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osservanza
s. f. [dal lat. observantia, der. di observans -antis, part. pres. di observare «osservare»]. – 1. a. Obbedienza, adempimento, rispetto di leggi, norme, disposizioni, impegni assunti e sim.: [...] , strutturalista di stretta o.; nel linguaggio burocr., in osservanza a, in ossequio, in conformità: in o. alle disposizioni, alle leggi, al regolamento. b. Per estens., disus., la norma stessa, ciò che è stato stabilito o istituito (e quindi anche ...
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trust
〈trḁst〉 s. ingl. (propr. «fiducia»; pl. trusts 〈trḁsts〉), usato in ital. al masch. – 1. Coalizione di imprese e società similari che si fondono insieme in un complesso economico a direzione unitaria, [...] non comporta integrazione): un grande t. internazionale; leggi, provvedimenti anti-trust, interventi normativi attuati dai estens. Gruppo di persone che controlla un determinato settore imponendovi leggi, sistemi e prezzi: il t. della droga, della ...
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sanzione
sanzióne s. f. [dal fr. sanction, e questo dal lat. sanctio -onis «prescrizione», der. di sanctus, part. pass. di sancire «sancire»]. – 1. a. Approvazione di una legge da parte dell’organo titolare [...] sanzione amministrativa a carico di pubblici funzionarî. Carattere particolare ebbero le sanzioni contro il fascismo, complesso di leggi e provvedimenti emanati nel 1944 per la punizione e repressione dei delitti commessi dai fascisti, la devoluzione ...
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spartano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Spartanus]. – 1. Di Sparta, città dell’antica Grecia nel Peloponneso merid., capitale della Laconia: lo stato s.; le leggi s., la costituzione s. di Licurgo; la [...] di Sparta: uno s., una s.; la tradizionale sobrietà degli Spartani. 2. agg. In senso fig., severo, rigido e austero; leggi, regole s.; educazione, disciplina s.; uno spirito s.; come locuz. avv., alla spartana, con severità e austerità. Talora anche ...
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violare
v. tr. [dal lat. viŏlare, affine a vis «violenza»] (io vìolo, ecc.). – 1. a. letter. Usare violenza a persone trasgredendo norme morali e di rispetto della loro integrità fisica e dignità umana: [...] e gli obblighi stessi: v. il segreto d’ufficio, il segreto epistolare; v. i patti; v. un trattato; v. la legge, il codice penale, il regolamento di disciplina, una norma morale; v. i doveri dell’ospitalità, dell’amicizia; io di te a te medesimo mi ...
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imponibilita
imponibilità s. f. [der. di imponibile]. – L’essere imponibile: i. di un onere, di un obbligo; in partic., legittimità dell’imposizione tributaria ai termini delle leggi vigenti: controversie [...] di i. (o di tassabilità), quelle tra il fisco e il contribuente relative alla corretta interpretazione e applicazione delle leggi fiscali. ...
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naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo [...] pedagogico o metodo naturale, v. naturale, n. 2 b; n. economico, che concepisce la vita economica come regolata da leggi naturali, il cui ordine non deve essere turbato da interventi statali. 2. Nella storia della letteratura e delle arti figurative ...
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sofisma
(ant. sofismo) s. m. [dal lat. sophisma, gr. σόϕισμα -ατος, der. di σοϕίξεσϑαι «fare ragionamenti cavillosi; usare argomenti sofistici»] (pl. -i). – 1. a. In filosofia, ragionamento apparentemente [...] del ragionamento; o anche ragionamento che, pur partendo da premesse vere o verosimili e rispettando le leggi del ragionamento, giunge a una conclusione inammissibile, assurda (per es., gli argomenti di Zenone contro il movimento). Storicamente ...
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esecutore
eṡecutóre s. m. [dal lat. exsecutor -oris, der. di exsĕqui «eseguire»]. – 1. (f. -trice) Chi esegue: e. degli ordini, delle leggi; l’e. materiale di un delitto (in contrapp. al mandante e all’ideatore); [...] dell’orchestra: molti applausi agli interpreti e agli esecutori. 2. Negli antichi Comuni italiani, titolo di varî magistrati o pubblici ufficiali che avevano il compito di applicare leggi o sentenze; in partic., e. di giustizia, il carnefice. ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...