deuteronomio
deuteronòmio (o Deuteronòmio) s. m. [dal lat. eccles. deuteronomium, gr. δευτερονόμιον, nel senso di «seconda legge», comp. di δεύτερος «secondo» e νόμος «legge»]. – Nome dato, nella versione [...] generali della vita religiosa e sociale del popolo ebraico (decalogo, culto all’unico Dio, lotta ai culti idolatri) e le leggi speciali che dovevano regolare la nuova società dopo l’insediamento in Palestina, gli ultimi atti di Mosè, la sua morte e ...
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antidemocratico
antidemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di anti-1 e democratico] (pl. m. -ci). – Contrario alla democrazia o ai suoi principî sociali e politici: leggi a., attività a., provvedimenti [...] antidemocratici. Anche sost., con riferimento a persona: è un antidemocratico. ◆ Avv. antidemocraticaménte, in modo o con sistema antidemocratico: governare antidemocraticamente; presiedere antidemocraticamente ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] più genericam., in usi ant. o rari, far conoscere, esporre, dire: mi spiegò tutte le sue disavventure; quello che le sante leggi della amicizia vogliono che l’uno amico per l’altro faccia, non è mia intenzione di s. al presente (Boccaccio). Con la ...
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modalita
modalità s. f. [der. di modale2]. – 1. Modo particolare di essere, di presentarsi (di un fatto, di un fenomeno, di un rapporto); si usa per lo più al plur.: stabilire le m. della consegna; spiegare [...] le m. d’impiego dell’apparecchio; circostanza relativa alla forma di un atto giuridico o amministrativo: con le m. previste dalle leggi. È termine talora abusato, al posto del più semplice e com. modo. 2. a. Nella logica, ciascuno dei modi con cui ...
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principiare
v. tr. e intr. [der. di principio] (io princìpio, ecc.). – 1. tr. Cominciare, avviare: p. un lavoro, un viaggio, un discorso; il pittore principiò il quadro, ma non riuscì a finirlo; costruito [...] l’idea di partecipazione totale a un’azione (a p. dal presidente della Repubblica tutti i cittadini sono obbligati a obbedire alle leggi dello stato; a p. dai più accaniti oppositori tutti riconobbero la sua onestà). Con uso sostantivato: al p. della ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] com. con riferimento a luoghi: al p. della strada; il p. della salita è molto faticoso. b. Nell’uso giur., citando articoli di legge, principio (abbrev. pr.), lo stesso che prima parte o primo comma, cioè la parte dell’articolo che viene prima del 1 ...
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esplicativo
agg. [der. di esplicare]. – Che serve a spiegare: note e.; aggiunta esplicativa. Nel linguaggio filos., scienze e. (in contrapp. a scienze descrittive), quelle che non si limitano a una pura [...] constatazione e descrizione di determinati fenomeni, ma, come per es. le scienze della natura, procedono a spiegarli formulandone le leggi e i reciproci rapporti; in Kant, giudizio e. è sinon. di giudizio analitico (in contrapp. a giudizio estensivo ...
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disparaggio
disparàggio s. m. [der. del lat. mediev. disparagare «unire in matrimonio con persona di diversa classe sociale» (da par paris «pari», col pref. dis-1), sull’esempio di paragium o paraticum [...] , soprattutto in riferimenti all’epoca feudale, matrimonio di d., il matrimonio con donna di classe sociale inferiore, i cui effetti erano regolati dalle leggi (a differenza del matrimonio morganatico, che era regolato dalle convenzioni dei coniugi). ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] modelli analogici possono essere considerati i m. meccanici, ampiamente utilizzati nei secoli passati per ricondurre alle leggi della meccanica o per rappresentare – mediante meccanismi e congegni – processi chimici, fisici, fisiologici (per es., i ...
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asebia
aṡebìa s. f. [dal gr. ἀσέβεια, comp. di ἀ- priv. e tema di σέβομαι «venerare»]. – Presso gli antichi Greci, ogni atteggiamento contrario alla venerazione dovuta agli dei e alle leggi, scritte [...] o no, la cui trasgressione offenda la divinità medesima (per es., l’ateismo, l’introduzione di nuove divinità, l’irrisione delle divinità riconosciute dallo stato, ecc.) ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...