microoggetto
microoggètto s. m. [comp. di micro- e oggetto]. – Nella fisica contemporanea, denominazione generica attribuita agli enti atomici e subatomici (nuclei, particelle elementari, ecc.), in quanto [...] soggetti alle leggi della meccanica quantistica, e quindi dotati di proprietà differenti da quelle dei macrooggetti, che seguono le leggi classiche. ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così [...] della libera iniziativa individuale, nella quale a prevalere è la legge della domanda e dell’offerta; le e. collettiviste, che può essere in generale definita come lo studio delle leggi che regolano la produzione, la distribuzione e il consumo delle ...
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agrario
agràrio agg. e s. m. [dal lat. agrarius agg., der. di ager agri «campo»]. – 1. agg. Che riguarda la coltivazione dei campi (talora usato anche come sinon. di agricolo): scuola a., istituto a., [...] chimica del terreno e delle sue relazioni con la vita e con lo sviluppo delle piante che su di esso crescono; leggi a., le leggi che regolavano, in Roma antica, l’uso e il possesso del territorio pubblico, spesso con l’intento di risolvere la crisi ...
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vegliare
(ant. o pop. tosc. vegghiare) v. intr. e tr. [dal provenz. ant. velhar (cfr. anche fr. veiller), che è il lat. vĭgĭlare (lat. tardo vĭgŭlare), der. di vigil -ĭlis «vigile»; cfr. vigilare] (io [...] com. con funzione verbale; anticam. usato anche come agg., con i seguenti sign.: che è in vigore, vigente (le leggi veglianti in materia di furto); comunemente accolto o seguito (l’opinione vegliante; secondo l’uso vegliante); che è attualmente in ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] o l’ultima sillaba del piede o del metro di quel tipo. In prosa, il succedersi degli accenti di frase, in genere senza leggi fisse (eccetto in qualche caso come nel cursus della prosa d’arte medievale), ma secondo il gusto e la sensibilità di chi ...
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quantistico
quantìstico agg. [der. di quanto2] (pl. m. -ci). – 1. In fisica, che concerne i quanti, la teoria dei quanti (sinon., in alcuni usi, di quantico): teoria q.; effetti q.; meccanica q., formulazione [...] classica e la nuova spiegazione q. del diamagnetismo. 2. Chimica q., parte della chimica teorica che applica le leggi della meccanica quantistica nello studio dei fenomeni chimici, in partic. nello studio della struttura degli atomi, degli strati ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] si avvale della teoria delle funzioni di variabile reale o complessa e di altre parti dell’analisi. Nel calcolo delle probabilità, legge dei grandi n., teorema per il quale, in un grande numero di prove, la frequenza relativa di un evento (cioè il ...
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anomìa1 s. f. [dal gr. ἀνομία, comp. di ἀ- priv. e νόμος «legge»]. – 1. Assenza di leggi fisse, carenza dei poteri dello stato, anarchia. 2. In sociologia: a. Incapacità dell’individuo di percepire il [...] valore della legge, per rifiuto delle norme della comune esperienza. b. Condizione di relativa assenza di regole nel comportamento dei singoli, dovuta alla mancanza di un sistema adeguato di norme adatte a una determinata situazione. ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come [...] di misure cautelari personali. Senza determinazioni, s’intende spesso per antonomasia lo stato di un popolo che si governa con leggi proprie, sia nel senso che non è asservito a una potenza straniera ed è perciò indipendente, sia nel senso che ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] non lascia trasparire i suoi pensieri e sentimenti (al contr., è un l. aperto, di persona sincera, che manifesta, e in cui si legge negli occhi, tutto ciò che sente e che pensa). d. A libro, come locuz. agg., di oggetti che si aprono e chiudono in ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità su terreni appartenenti al demanio...
GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare cons. 90 per la concessione della cittadinanza...