moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. - 1. a. [qualità di persona o cosa rispettosa dei princìpi ritenuti giusti e onesti: una vita di grande m.] ≈ castigatezza, castità, correttezza, costumatezza, [...] viziosità. ↑ depravazione. b. [qualità di chi è onesto e probo] ≈ bontà, integrità, morigeratezza, onestà, (lett.) probità, rettitudine. ↔ amoralità, corruzione, disonestà, immoralità. 2. (estens.) [l'insieme delle leggimorali: m. pubblica] ≈ etica ...
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santo [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire "sancire, rendere sacro"]. - ■ agg. 1. a. [che ha carattere di sacralità, o che è considerato degno di venerazione: la s. memoria dei defunti] ≈ sacro, [...] Santo Padre ≈ [→ SANTITÀ (3. a)]; Spirito Santo → □; venerdì santo → □. 2. (estens.) a. [che si ispira alle leggimorali e religiose: una vita s.] ≈ buono, giusto, onesto, pio, (lett.) probo, retto. ↔ corrotto, disonesto, dissoluto, empio, immorale ...
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dovere¹ /do'vere/ (ant. devere) s. m. [uso sost. di dovere²]. - [ciò che si è tenuti a fare in base a norme morali, leggi, precetti: fare il proprio d.; d. di padre] ≈ compito, impegno, incombenza, obbligo, [...] onere, (lett.) ufficio. ‖ responsabilità. ↔ ‖ diritto. ▲ Locuz. prep.: a dovere [nel modo giusto: fare un lavoro a d.] ≈ accuratamente, bene, (fam.) come si deve, correttamente, (fam.) per bene. ↔ malamente, ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso...
Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e delicata costituzione, entrò all'età di...