stralcio
stràlcio s. m. [der. di stralciare]. – 1. L’azione e l’atto di stralciare, il fatto di venire stralciato: disporre, fare lo s. di un nome da un elenco, di una causa dal ruolo; chiedere, concedere [...] stralciato: pubblicare uno s., alcuni s. di un discorso parlamentare); comporre, concludere a stralcio una controversia. In partic.: a. Con funzione predicativa: legge stralcio, che comprende una sola parte, per lo più urgente, di più ampî disegni di ...
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esterovestizione
s. f. Il vestire qualcosa di uno stato giuridico estero, sottraendolo agli obblighi della legge nazionale di pertinenza. ◆ [Carlo] Giovanardi assicura che «verranno attivati tutti gli [...] nuova disciplina delle «società esterovestite», quale risultante dal comma 5bis dell’articolo 73, Tuir (introdotto dalla legge 248/2006), che ha previsto una presunzione di esterovestizione per quelle società che detengono partecipazioni di controllo ...
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mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette [...] legame di filiazione con la mafia siciliana, presentano tuttavia strutture e finalità consimili. 2. a. Tendenza a sostituirsi alla legge con l’azione o il prestigio personale, per lo più attraverso la formazione di consorterie, e con atteggiamenti di ...
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ipotesi
ipòteṡi s. f. [dal gr. ὑπόϑεσις, affine a ὑποτίϑημι «porre sotto»; il termine lat. corrispondente è suppositio, da cui l’ital. supposizione]. – 1. a. Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi [...] vera e dal verificarsi della quale dipende la validità di un’altra proposizione (detta tesi). Nel linguaggio giur., i. di legge, ciascuno dei casi previsti dal legislatore allo scopo di stabilire una norma; il termine ipotesi è però anche usato con ...
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mafioso
mafióso agg. e s. m. (f. -a) [der. di mafia]. – 1. a. Che appartiene alla mafia o ne ha i caratteri: cosche m.; metodi m.; intimidazioni mafiose. Associazione di tipo m., ipotesi di delitto associativo, [...] associativo per perseguire scopi illeciti. Come sost., affiliato alla mafia: il m. obbedisce alla legge dell’omertà. b. estens. Che, o chi, al potere della legge tende a sostituire il potere o l’autorità o il prestigio personale, imponendo gli ...
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truffa
s. f. [dal fr. ant. trufe, provenz. trufa, propr. «tartufo», e per traslato non bene spiegato «burla, inganno»]. – 1. In diritto penale, reato commesso da chi, inducendo taluno in errore con artifizî [...] inducendolo a credere nella possibilità di derubarlo o di truffarlo a sua volta. Legge truffa fu definita, nella polemica politica e giornalistica, la legge elettorale che nel 1953 stabiliva il «sistema maggioritario» nelle elezioni alla Camera dei ...
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geminazione
geminazióne s. f. [dal lat. geminatio -onis]. – L’atto, il fatto di geminare o di geminarsi; raddoppiamento, duplicazione. In partic.: 1. In fonologia, il raddoppiamento, sia nella pronuncia [...] modo che uno ricopra l’altro per rotazione di 180° intorno a un asse (legge dell’asse), per riflessione rispetto a un piano (legge del piano), oppure secondo tutte e due le leggi. Si ha g. per contatto quando la superficie di contatto è piana, g. di ...
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leguleio
legulèio s. m. [dal lat. leguleius, der. di lex legis «legge»]. – Avvocato, giureconsulto, uomo di legge, in frasi di tono spreg., per indicarne la pedanteria, la cavillosità o, in altri casi, [...] la scarsa capacità professionale ...
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nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria [...] i suoi effetti e quindi non solo inefficace, ma come se fosse giuridicamente inesistente: n. assoluta, quella che la legge considera insanabile e che può essere rilevata anche d’ufficio; n. parziale, quella che riguarda solo alcune clausole o parte ...
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minoranza
s. f. [der. di minore]. – 1. ant. L’essere minore: per m. d’etade ... merita perdono (Dante). 2. a. In contrapp. diretta a maggioranza, inferiorità numerica, numero minore (di persone o di [...] a votazioni, indica sia il numero dei voti che, essendo inferiore al limite stabilito, non può influire su una deliberazione (la legge fu approvata con una trascurabile m. di voti contrarî; una massiccia m. rivelò gli umori dell’opposizione), sia, in ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...