scomodo1
scòmodo1 agg. [der. di comodo1 col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. Non comodo, privo di comodità, che comporta disagio o molestia, fastidio, perdita di tempo e sim.: stare in una posizione s.; [...] questa strada è la più breve, ma è anche la più s.; un viaggio s.; un treno, un orario, un turno di lavoro s., che non risponde ai proprî desiderî, alle proprie necessità ed esigenze; una casa s., priva delle necessarie comodità; e con valore neutro ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] su altri con l’insegnamento o l’esempio: è m. nell’arte dell’arredamento; lascia fare a lui che è m.; è un lavoro da m., perfetto; un colpo da m., di azione o impresa, ammirevole o condannabile, eseguita con prontezza e abilità. Prov.: nessuno nasce ...
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zappettatura
s. f. [der. di zappettare]. – 1. Lavoro agricolo che consiste nel rimuovere con una zappetta la parte superficiale del terreno coltivato, eseguito soprattutto negli arboreti giovani e nelle [...] vigne basse perché distrugge le malerbe, attiva la respirazione delle radici e attenua l’evaporazione del terreno. 2. Il modo in cui questo lavoro risulta; la terra smossa zappettando. ...
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ipotesi
ipòteṡi s. f. [dal gr. ὑπόϑεσις, affine a ὑποτίϑημι «porre sotto»; il termine lat. corrispondente è suppositio, da cui l’ital. supposizione]. – 1. a. Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi [...] prospettive, che vengono accolte come provvisoriamente valide in attesa di verificarne, attraverso la ricerca, l’effettiva validità: i. di lavoro (v. lavoro, n. 1 c); fare un’i. di sviluppo di un settore economico. 2. In filologia (con sign. affine ...
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sanita
sanità (ant. santà) s. f. [dal lat. sanǐtas -atis, der. di sanus «sano»]. – 1. a. Qualità, condizione di chi è sano, cioè in buona salute fisica e psichica: la s. dell’organismo, di un organo; [...] .: a. L’esser giovevole, vantaggioso, utile alla salute, o almeno non dannoso: s. del vitto, del clima; s. del luogo di lavoro; s. delle abitudini di vita. b. L’esser moralmente sano, cioè onesto, retto, non corrotto: s. di principî, di costumi, di ...
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etnicizzazione
s. f. Progressivo confinamento all’interno di un gruppo etnico. ◆ alla luce di un fenomeno che ormai è destinato a travalicare tutte le quote (del resto di fatto mai rispettate, con la [...] non rispecchia più solo marginalità, «etnicizzazione» del mercato del lavoro, extracomunitari che prendono i lavori rifiutati dagli italiani. Il rovescio della medaglia è una strada di lavoro per sé stessi che dà occupazione anche agli italiani (vedi ...
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e-trade
s. m. inv. Compravendita di titoli azionari attraverso la rete telematica. ◆ Nessuno può ambire a posti di lavoro importanti se non conosce l’inglese, lingua di lavoro planetaria. E ciò comporta [...] anche una colonizzazione culturale. Per esempio, quando mi connetto con i sistemi di e-trade (commercio elettronico), per vendere e comprare azioni e titoli on line, in realtà assorbo un modo di pensare ...
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euroarea
(euro-area), s. f. Area geografica ed economica costituita dagli Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’Euro come moneta unica. ◆ La Banca centrale tedesca, la Bundesbank, è molto [...] alzare i tassi d’interesse dell’euroarea. (Allan Saunderson, Stampa, 17 giugno 2002, p. 23, Economia) • L’Italia ha una tassazione su lavoro e imprese tra le più alte in Europa. Eurostat ci pone al quarto posto per la pressione fiscale sul reddito da ...
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avversione
avversióne (ant. aversióne) s. f. [dal lat. aversio -onis (der. di avertĕre «allontanare, distogliere»), incrociato con avverso1]. – 1. Sentimento contrario, disposizione d’animo ostile, antipatia: [...] cosa; ha sempre avuto una spiccata a. per me; ho grande a. per qualsiasi forma di snobismo; più letter. le locuz. avere, prendere uno in a., essere in a. a qualcuno. 2. Ripugnanza: a. a un cibo, a un genere di lavoro (o per un cibo, per un genere di ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] un t. al mese; costa un t. al chilo, alla dozzina, al metro; lavora a un t. la settimana; dà denari a prestito a un t. per cento. . per me quanto per te (più per te che per me); lavora non t. per guadagno quanto per passione (più per passione che per ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...