servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] di s., fuori s.; non bevo mai durante il s.; è vietato fumare in servizio; anche per indicare, in partic., il turno di lavoro: portiere in s. di notte; ha appena finito il s.; smonto adesso dal servizio. Com. la locuz. di servizio, con riferimento a ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] (l’ha urtato col parafango anteriore e per poco non lo metteva s.); nel rifl., mettersi s., attendere con accanimento a un lavoro, allo studio, e sim., impegnarsi per la buona riuscita di qualcosa. c. Preceduto da prep.: sbucò da s. o di s.; cercò ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] dato più (o di più); oppure prezzo: costerà venti euro o anche più; oppure tempo: ci vorrà un’ora e più; questo lavoro deve essere fatto in otto giorni, non più; ho aspettato più di quanto pensassi; o con valore più generico, che viene determinato di ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] essere appropriato, starci bene: qui ci andrebbe un bel quadro; non mi pare che queste tende vadano per il salotto. d. Di lavori, esser fatto bene, rispondere alle esigenze: l’articolo di fondo, così com’è, non può andare. e. Di merci, avere spaccio ...
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bravura
s. f. [der. di bravo1]. – 1. L’esser bravo, qualità di chi è bravo in qualche cosa: quindi valore, abilità, capacità, dimostrazione di destrezza: saltare, battersi, menare un colpo con b.; condurre [...] di b., pezzo di b., di opera d’arte o di lavoro in genere, ammirabile soprattutto per la bontà tecnica dell’esecuzione; in musica, pezzo di b., che richiede padronanza della tecnica, virtuosismo; spesso iron.: bella b.!; ci vuole una gran bravura ...
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settimana
s. f. [dal lat. tardo septimana, femm. sostantivato dell’agg. septimanus «in numero di sette», der. di septĭmus «settimo», calco del gr. ἑβδομάς (der. di ἕβδομος «settimo»)]. – 1. a. Periodo [...] anziché a mese o a quindicina, oppure a giornata). Per estens., la paga, il salario corrispondente a una settimana di lavoro: riscuotere la s.; devo avere ancora tre s. arretrate. 2. Periodo di sette giorni consecutivi, indipendentemente dal giorno d ...
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sindacale2
sindacale2 agg. [dal fr. syndical (v. sindacato2)]. – Di sindacato, dei sindacati: movimento s.; organizzazione s.; unità s.; fare, svolgere attività s.; diritto s., ramo del diritto del lavoro [...] s.; lotta s.; trattative s.; accordo sindacale. Per estens., che si riferisce al mondo del lavoro, alla tutela dei diritti dei lavoratori: coscienza s.; libertà s.; richieste di tipo sindacale. ◆ Avv. sindacalménte, per quanto riguarda i sindacati ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] da complementi: a. Proverbî: chi non fa non falla; si fa più presto a disfare che a f.; f. e disfare è tutt’un lavorare (quando ci si rassegna a fare, costretti, qualche cosa all’inverso di prima); chi fa da sé fa per tre; chi non fa quando può ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] la costa sale con un pendio lento e continuo (Manzoni). b. Passo, brano di un’opera in poesia o in prosa, di un lavoro teatrale, di una composizione musicale, di un’opera lirica, e sim.: recitare un p. dell’Orlando Furioso; cantare un p. d’opera; il ...
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infortunio
infortùnio s. m. [dal lat. infortunium, comp. di in-2 e fortuna «sorte»]. – 1. letter. Evento spiacevole o funesto; sventura, disgrazia: ne’ pubblici infortuni ... si vede sempre un aumento, [...] e dalla morte o inabilità del soggetto che lo ha subìto. In senso eufem. e scherz., un i. sul lavoro, gaffe, mossa sbagliata, soprattutto in quanto possa ledere la reputazione o la credibilità della persona che vi incorre; con sign. sim., i. tecnico ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...