buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] lo lascerò meglio disposto che mai (Manzoni); a buono, davvero, sul serio, molto: c’è da faticare a b.; cominciò a lavorare a b. (Collodi). 10. Sostantivato: a. Persona buona: Calcando i b. e sollevando i pravi (Dante); fare il b., comportarsi bene ...
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disoccupazione
diṡoccupazióne s. f. [comp. di dis-1 e occupazione]. – Mancanza permanente o temporanea di un lavoro retribuito, dovuta a cause indipendenti dalla volontà del soggetto privo di occupazione [...] duraturo, derivante da squilibrî del mercato; d. frizionale, provocata da insufficiente mobilità della mano d’opera da un lavoro all’altro o da una zona all’altra; d. tecnologica, determinata dall’introduzione di nuove tecniche produttive che ...
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collettivo1
collettivo1 agg. [dal lat. collectivus, propr. «che raccoglie insieme», der. di collectus, part. pass. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. Che è comune a più persone o cose: benessere, danno [...] di più condomini per la concessione di una garanzia sulla cosa comune). b. Nel diritto del lavoro, contratto c. (di lavoro), accordo stipulato tra associazioni sindacali contrapposte, con il quale vengono stabilite norme che disciplinano i rapporti ...
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giornata
s. f. [der. di giorno]. – 1. a. Lo stesso che giorno, spec. con riferimento allo stato del cielo, dell’aria, della temperatura: g. serena, nebbiosa, fredda, afosa, piovosa; oggi è una bellissima [...] nelle quali si suddividono i gruppi di novelle che si fingono narrate in quel giorno: la quinta g. del Decameron. 2. a. Il lavoro che un operaio fa in un giorno: finita la g., gli operai escono dalle fabbriche; a giornata, come locuz. avv. o agg., e ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] elaborazione artistica o scientifica in cui l’influenza dell’insegnamento torni a scapito dell’originalità: un’opera di s.; questo lavoro sa troppo di s.; si sente troppo la s., nelle sue composizioni! Priva di connotazione negativa è invece la locuz ...
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solidarieta
solidarietà s. f. [der. di solidario, sull’esempio del fr. solidarité]. – 1. In diritto, modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), [...] e sindacale, contratti di s., accordi collettivi tra datore di lavoro e sindacati in base ai quali si stabilisce una riduzione (temporanea difensivi») quando la riduzione dell’orario di lavoro e la relativa diminuzione della retribuzione sono previste ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente [...] politiche. 2. a. Assegnazione fra più persone: d. dei compiti; d. delle responsabilità. In partic., d. del lavoro, fenomeno storico (individuato, soprattutto con riferimento alla rivoluzione industriale, nel sec. 18° dall’economista ingl. Adam Smith ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] da un luogo chiuso; esco un momento e torno subito; non esco da due giorni, s’intende di casa; oggi ho avuto tanto lavoro che non sono potuto uscire. Nel gioco del calcio, riferito al portiere, u. di piede, di pugno, effettuare un’uscita dalla porta ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, [...] la lotta di classe (che oppone da sempre classi dominanti e classi dominate) assume la forma di un contrasto tra lavoro salariato (cioè le forze produttive) e capitale (cioè i rapporti di produzione), spingendo quest’ultimo a concentrarsi e ad ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] ecc.: un c. di grano o coltivato a grano; un c. di biada, di patate; c. sperimentale; i prodotti dei c.; arare, lavorare il c.; c. arati, seminati; fiori di c., insalata di campo. Nel plur. è spesso sinon. di campagna, con valore quindi collettivo o ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...