verdezza
verdézza s. f. [der. di verde], non com. – L’essere verde; aspetto, qualità di ciò che ha colore verde: la fresca v. dei prati in primavera; pietra d’una v. lucente; il lauro tra l’altre più [...] sue propietà n’ha tre laudevoli e notevoli molto: la prima si è ... che mai egli non perde né verdezza, né fronda (Boccaccio) ...
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sparto1
sparto1 part. pass. di spargere e agg. – Forma ant. e letter. per il più com. sparso: grandine sembran le spesse saette Dal muro sopra gli nimici sparte (Ariosto); i rottami dell’antichità, che [...] spesso riferito a foglie, fronde e capelli: raunai le fronde sparte (Dante); secco è il mirto, e son le foglie sparte Del lauro (Foscolo); sparte le chiome e senza velo Siede in terra negletta e sconsolata (Leopardi); o alle membra umane, con il sign ...
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verga
vérga s. f. [lat. vĭrga]. – 1. a. ant. o letter. Ramo non grosso; ramo secondario: umil colle ..., Ove ’l gran lauro fu picciola verga (Petrarca). b. Bacchetta, bastone lungo e sottile: le verghe [...] dei littori; fustigare, fustigazione con la v., o con le v., con un fascio di verghe, come antica pena e punizione corporale; la v. del pastore, il bastone o il ramo con cui guida il gregge e s’appoggia: ...
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quindeci
quìndeci agg. num. card. – Variante ant. (e pop. in alcuni dial.) di quindici: Un lauro verde, una gentil colonna, Quindeci l’una, e l’altro diciotto anni Portato ò in seno (Petrarca). ...
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mircene
mircène s. m. [der. di mircia, in alcune specie della quale è contenuto]. – In chimica, idrocarburo non saturo, contenuto in diversi olî essenziali (di lauro, di verbena, ecc.), liquido oleoso, [...] di odore gradevole, usato in profumeria e in sintesi organiche ...
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vaghezza
vaghézza s. f. [der. di vago1]. – 1. L’essere vago, cioè indeterminato, incerto, poco preciso: accennare con v. a un fatto; v. di un’accusa; con riferimento a opere figurative: v. di linee, [...] bel fiume, adorno Di vaghezze e d’odori, olezza e ride (T. Tasso). 3. letter. a. Desiderio, voglia: Qual v. di lauro? qual di mirto? (Petrarca); ella ... il cominciò a guatare, più perché Calandrino le pareva un nuovo uomo che per altra v. (Boccaccio ...
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baccalauro
baccalàuro s. m. [dal lat. mediev. baccalaureus, rifacimento di *baccalaris su bacca «bacca» e laurus «lauro»], letter. – Lo stesso che baccelliere. ...
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carco
s. m. e agg. (pl. m. -chi). – Forma contratta, poet., di carico sost. e agg.: E’l grifon mosse il benedetto c. (Dante); il lauro e il ferro ond’eran carchi I nostri padri antichi (Leopardi). ◆ [...] Per l’uso participiale di carco (= caricato), v. carcare ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, [...] , spada: la bella romana che col ferro Apre il suo casto e disdegnoso petto (Petrarca); meno com., armatura: Non vedo il lauro e il f. ond’eran carchi I nostri padri antichi (Leopardi). b. Nella scherma, nome generico dell’arma impiegata in gara ...
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oleandro
s. m. [lat. mediev. lorandrum, attestato da Isidoro di Siviglia come alteraz. volg. di rhododendron (v. rododendro)]. – Arbusto o alberello sempreverde della famiglia apocinacee (Nerium oleander), [...] detto anche leandro, lauro rosa, mazza di s. Giuseppe, spontaneo nelle regioni mediterranee e molto coltivato nei giardini: ha foglie lanceolate opposte o in verticilli e fiori grandi, odorosi, variamente colorati, bianchi, rosei, rosso carminio, ecc ...
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lauro
Bruno Basile
In Rime C 44 è ricordato, insieme con il pino e l'abete, come esempio di pianta sempreverde. In Pg XXII 108 Simonide, Agatone e altri piùe / Greci che già di lauro ornar la fronte, compare la classica connessione della...