cappa3
cappa3 (o kappa) s. m. o f. [dal lat. tardo cappa, gr. κάππα], invar. – Nome della consonante K dell’alfabeto greco e dell’alfabeto latino, e del segno che la rappresenta (minuscolo κ nell’alfabeto [...] greco, k in quello latino). ...
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pluri-
[dal lat. pluri-, forma compositiva di plus pluris «più»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal latino (plurivoco) o formate modernamente sul modello latino, indicanti la presenza [...] all’uno (opponendosi a composti formati con uni- o mono-). È talora in concorrenza con multi- (in composti derivati dal greco hanno valore analogo pleo- e poli-, che d’altronde è presente anche in composti con elementi latini: per es., polivalente). ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] quali ha dieci anni; è venuto a trovarmi con la figlia maggiore. Aggiunto a nome proprio di persona, secondo l’uso latino, serve a distinguere (in contrapp. a minore) il più antico tra personaggi di ugual nome: Bruto M., il fondatore della repubblica ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] , delle quali una corrisponde per etimologia e significato al participio passato passivo latino in -tus (gr. λυτός = solutus) e l’altra al gerundivo latino (gr. λυτέος = solvendus). Nome v., designazione complessiva, soprattutto con riferimento alla ...
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disgiunzione
disgiunzióne s. f. [dal lat. disiunctio -onis, der. di disiungĕre «disgiungere»]. – 1. Il disgiungere, l’essere disgiunto: la d. delle forze nemiche. 2. Nella logica, proposizione il cui [...] «p o q» è vera quando almeno uno dei due enunciati, p e q, è vero, ma non si esclude che lo siano entrambi; oppure del latino aut (corrispondente all’ital. o esclusivo), nel qual caso «p o q» è vera solo se uno dei due enunciati è vero e l’altro è ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando [...] prossima alla fine: il t. Impero romano; il t. medioevo (con valore analogo a basso, in contrapp. con alto medioevo); latino t. (meno com. il t. latino), all’incirca dal 2° sec. a tutto il 5° sec. d. C.; il t. romanticismo; il gotico t.; anche con ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] , rappresentando il suono n’, nei numerosi grecismi della lingua italiana e a maggior ragione nei latinismi e nella stessa pronuncia italiana del latino (per i grecismi, vi è tuttavia qualche resistenza nei dotti, incoerente peraltro perché mentre c ...
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co-1
co-1 〈kó〉 [dal lat. co- (per cum «con»)]. – Prefisso, verbale o nominale, di alcune parole composte, sia derivate dal latino (come coabitare, coadiuvare, coesistere, coetaneo) sia formate modernamente [...] (come coassiale, coautore, coefficiente), con gli stessi significati e le stesse funzioni del pref. con- (v.). Come già in latino, questa forma dovrebbe essere usata solo davanti a vocale (e, in quanto riduzione del lat. con-, davanti a s impura: per ...
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alfa1
alfa1 s. f. o m. [dal gr. ἄλϕα (lat. alpha), di origine semitica: v. alef], invar. – Nome della prima lettera dell’alfabeto greco e del segno che la rappresenta (minuscolo α, maiuscolo A), corrispondente [...] -παίδευτος; ἀν-ώνυμος); deriva dal grado ridotto (n- sonante) dell’elemento negativo indoeuropeo (ne-): ha quindi la stessa origine del latino in- (da en-) e del germ. un-; lo stesso elemento è tuttora usato come prefisso in parole composte di lingue ...
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versione
versióne s. f. [dal lat. mediev. versio-onis, der. di vertĕre «volgere, mutare», part. pass. versus; il sign. 3 è un calco semantico del fr. version]. – 1. Rivolgimento. Con questo sign. etimologico [...] , n. 1 a. 2. Sinon. di traduzione (da una lingua in un’altra), soprattutto come esercitazione scolastica: v. dal latino, in latino; tema, prova scritta di v. dal francese; fare una v.; in partic., il testo stesso tradotto: v. fedele, letterale ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...