trasmutazione
trasmutazióne (ant. transmutazióne) s. f. [dal lat. transmutatio -onis]. – 1. a. letter. L’azione di trasmutare, il fatto di venire tramutato o di trasmutarsi; trasformazione, mutamento, [...] in gentilezza (Dante). b. ant. Traduzione: li versi del Salterio ... furono transmutati d’ebreo in greco e di greco in latino, e ne la prima transmutazione tutta quella dolcezza venne meno (Dante). 2. In fisica nucleare, reazione per cui un nuclide ...
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introduzione
introduzióne s. f. [dal lat. introductio -onis]. – 1. a. L’azione d’introdurre, di mettere o portare dentro: i. di una sonda nell’esofago; il distributore automatico funziona con l’i. di [...] , preparazione allo studio di una disciplina: lezioni d’i. al corso; l’analisi logica intesa come i. allo studio del latino; i. alla filosofia, alla critica filologica; i. alla vita ascetica. Con questo sign., è spesso titolo o sottotitolo di libri ...
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sursum corda
(lat. «[leviamo] in alto i cuori»). – Espressione che fa parte del dialogo introduttorio del prefazio nella messa in latino; si ripete, nel linguaggio com., come generica esortazione a farsi [...] coraggio, a stare di buon animo, a tenere alto il morale ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] parte della Toscana, dov’è com. la forma opra, e di parte dell’Italia settentr.), con sign. che era già latino, bracciante che lavora in una azienda agricola con retribuzione giornaliera; per lo più al plur.: assumere nuove o. per la trebbiatura ...
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locativo1
locativo1 agg. e s. m. [der. del lat. locus «luogo», sul modello di accusativo, dativo, ecc.]. – 1. In linguistica, caso l., o assol. locativo s. m., il caso che in alcune lingue indica lo [...] o anche il tempo determinato (lat. hieme «d’inverno»). In greco esso era fuso anche formalmente col dativo; in latino è rappresentato generalmente dall’ablativo con la prep. in (talora anche senza preposizione), ma ne è tenuto distinto, riflettendo ...
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introibo
s. m., invar. – Nella locuz. ant. fare l’i., entrare in discorso. È propriam. la prima parola del versetto latino introibo ad altare Dei («salirò all’altare di Dio») del salmo 42 che, sino alla [...] riforma della liturgia, il sacerdote pronunciava ai piedi dell’altare all’inizio della messa ...
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cattedra
càttedra (ant. e letter. càtedra) s. f. [dal lat. cathĕdra, gr. καϑέδρα «sedia, cattedra»]. – 1. ant. Seggio, sedile in genere. 2. a. Nelle scuole e nelle università, complesso funzionale, costituito [...] una c.; aspirare, concorrere a una c.; avere una c., vincere la c.; sono state poste a concorso cinquanta c. di latino e greco nei licei. c. C. ambulante (o c. ambulante di agricoltura), in passato, insegnamento di materie agrarie, impartito da un ...
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dotto1
dòtto1 agg. [dal lat. doctus, part. pass. di docere «istruire», usato come agg.]. – 1. Di persona, istruito, informato: Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro e sé non giova, [...] ). Più com., che ha acquisito molta dottrina, in senso assol. o in determinati campi del sapere: è un uomo d.; d. in latino, in archeologia, in storia antica, ecc.; d. di cose patrie, di memorie antiche; anche come s. m.: congresso dei d.; libro per ...
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prelatino
agg. e s. m. [comp. di pre- e latino]. – 1. Anteriore ai Latini, al loro stanziamento nelle sedi da essi occupate nella protostoria: civiltà p.; popolazioni p. o, come s. m., i Prelatini. Con [...] sinon. di preromano, in quanto ci si riferisce a un’epoca anteriore all’avvento dei Romani. 2. agg. Anteriore alla formazione della lingua latina e alla sua diffusione: vocaboli p., di origine p.; le iscrizioni p. dell’Iberia sono iberiche e puniche. ...
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scettico
scèttico (ant. scèptico) agg. e s. m. [dal gr. σκεπτικός (der. di σκέπτομαι «osservare, esaminare»), attraverso il fr. sceptique; in latino, si trova in Quintiliano il plur. Sceptici -orum] [...] (pl. m. -ci). – 1. Dello scetticismo, relativo allo scetticismo come corrente filosofica del pensiero greco: scuola, dottrina sc.; i filosofi sc. e, assol., gli scettici. Dubbio sc., quello che verte intorno ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...