prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici [...] sillaba, soprattutto in rapporto alla versificazione (per cui talvolta la parola è usata come sinon. di metrica): p. greca, latina; regole, leggi, trattato di p.; errore di prosodia. Per estens., non com., il complesso delle norme per l’accentazione ...
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prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; [...] licenza p., licenza poetica relativa alla prosodia; caratteri p. (v. prosodia). ◆ Avv. proṡodicaménte, sotto l’aspetto della prosodia, per quanto riguarda i caratteri prosodici: vocale, sillaba prosodicamente ...
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indietro
indiètro (ant. indrèto, indrièto) avv. [lat. in de rĕtro]. – Indica, come addietro, il luogo e la posizione alle spalle della persona che parla o di cui si parla, e si contrappone più direttamente [...] essere giunti; assol., essere i., avere lacune di preparazione in uno studio e sim.: il ragazzo è molto i. in latino; nell’uso fam., è i., è piuttosto i., di persona che capisce poco, le cui facoltà intellettive sono poco sviluppate. Esclusivamente ...
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traslitterare
(non com. translitterare) v. tr. [tratto da traslitterazione] (io traslìttero, ecc.). – Riscrivere un testo facendo uso di un sistema di scrittura diverso da quello originale: t. un testo [...] cirillico, ebraico, armeno, greco, ecc., nell’alfabeto latino (v. traslitterazione). ◆ Part. pres. traslitterante, nell’espressione alfabeto traslitterante, l’alfabeto secondo cui si trascrive. ◆ Part. pass. traslitterato, anche come agg.: un’ ...
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traslitterazione
traslitterazióne (meno com. translitterazióne) s. f. [dall’ingl. transliteration, comp. del lat. trans- «trans-» e littĕra «lettera» (dell’alfabeto)]. – Trascrizione di un testo secondo [...] diverso dall’originale: t. di un testo cirillico (o greco, ebraico, arabo, ecc.) secondo un alfabeto di tipo latino. Per la traslitterazione dell’alfabeto greco, usato nei caratteri originali in questo Vocabolario, e degli altri alfabeti, si vedano ...
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calloviano
agg. e s. m. [der. di Callovium, nome latino della località ingl. di Kellaway]. – In geologia, il piano inferiore del Malm, sottoperiodo del giurassico europeo (era mesozoica), caratterizzato [...] da arenarie e calcari con resti di ammoniti, pesci e sauri ...
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kyriale
s. m. – Libro liturgico della Chiesa cattolica che contiene la notazione musicale gregoriana delle parti invariabili della messa in latino (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei), e prende [...] il nome dalla prima di queste ...
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kyrie
〈kìrie〉 s. m., lat. – Traslitterazione del gr. Κύριε «o Signore» (vocativo di κύριος «padrone, signore»); compare nell’invocazione kyrie eleison (v.) della messa in latino, e si usa per indicare [...] tutta la serie di invocazioni, anche come parte cantata della messa: recitare il k.; la messa era al k.; il canto del k., ecc. Non più frequente (fuori dei testi liturgici) la grafia italianizzata chirie; ...
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zeteta
żetèta s. m. [dal gr. ζητητής (der. di ζητέω «ricercare, investigare»), corrispondente al latino quaestor] (pl. -i). – Ciascuno dei membri di una magistratura ateniese di carattere straordinario, [...] la quale era incaricata di investigare su alcuni crimini d’interesse pubblico e di redigere una lista dei beni passibili di confisca ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; [...] i deboli. b. Determinato da un complemento, che è meno capace, che dà scarso rendimento in qualche disciplina: alunno d. in latino, in matematica, in disegno. c. Di cosa astratta, che ha poca efficacia: argomentazioni, ragioni assai d.; l’ipotesi si ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...