apografo
apògrafo agg. [dal lat. apogrăphum, gr. ἀπόγραϕος, der. di ἀπογράϕω «copiare»]. – Nella critica testuale, di manoscritto che è copia dell’originale o comunque di un esemplare: codice a.; anche [...] s. m.: gli a. del codice Vaticano latino 3196. In epigrafia, copia a. (o apografo s. m.), la copia fedele, a disegno, di una iscrizione antica. ...
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monregalese
monregalése agg. e s. m. e f. [der. di Mons Regalis, nome latino di Mondovì]. – Appartenente o relativo alla cittadina di Mondovì, in provincia di Cuneo; abitante, originario o nativo di [...] Mondovì. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Monregalese, una regione del bacino piemontese, comprendente all’incirca le vallate dell’Ellero, del Corsaglia, del Pesio, e i rilievi collinari dei dintorni ...
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ni2
ni2 s. m. [dal gr. νῦ, voce di origine fenicia]. – Nome della 13a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ν, maiuscolo Ν), corrispondente alla lettera n, N dell’alfabeto [...] latino. Nell’antica numerazione greca, un ν con apice in alto a destra (ν′) indica il numero 50, con apice in basso a sinistra (′ν) il numero 50.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo Ν indica il 13° libro dell’ ...
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terminazione
terminazióne s. f. [dal lat. terminatio -onis, der. di terminare «terminare»]. – 1. L’azione e il fatto di terminare, in alcune accezioni: a. non com. Ultimazione, completamento: fino alla [...] , e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1a coniugazione, ecc.). d. In tipografia, per lo più al plur., terminazioni, sinon. meno usato di grazie (o ...
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litra
s. f. [dal gr. λίτρα]. – Nome dell’unità ponderale, e in parte monetaria, delle colonie greche di Sicilia e dell’Italia merid., corrispondente al latino libra (v. libbra). ...
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copula
còpula s. f. [dal lat. copŭla «legame, congiunzione»]. – 1. letter. Accoppiamento, spec. nel senso di congiunzione sessuale, coito. 2. In anatomia comparata, sinon. di basibranchiale. 3. In grammatica, [...] di unirsi con altre per dare sostanze dette appunto copulate. 5. Nella terminologia musicale dei sec. 12°- 13°, il termine latino copula era usato per indicare una specie distinta di discanto consistente in una coda a note brevi che una voce svolgeva ...
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trascrizione
trascrizióne s. f. [dal lat. transcriptio -onis, der. di transcribĕre «trascrivere», part. pass. transcriptus]. – 1. L’azione e l’operazione di trascrivere, il fatto di venire trascritto, [...] un sistema di scrittura diverso o comunque non usuale per quella lingua o per quel dialetto: t. in caratteri latini o in alfabeto latino di un nome arabo, ebraico, russo (più propriam. traslitterazione) o di una scrittura ideografica (per es. cinese ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] (in quanto la rima era elemento distintivo della poesia in volgare rispetto alla poesia latina classica): dire per rima in volgare tanto è quanto dire per versi in latino (Dante); un Mico da Siena, assai buon dicitore in rima a quei tempi (Boccaccio ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] giocare per prima dalla piazzuola di partenza. 5. Sempre con valore causativo (con sign. già molto comune in latino), al plur., alte cariche, gradi accademici, titoli, onorificenze, decorazioni, ecc., che sono insieme fonte di prestigio e attestato ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] i suoi piccoli; ogni medaglia ha il suo rovescio; ma può anche riferirsi a persona, animale o cosa diversi dal soggetto (dove in latino sarebbe invece d’obbligo usare eius «di lui, di lei, di quello, di quella»); è stato uno scherzo del suo amico ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...