omicron
òmicron s. m. [dal gr. ὀ μικρόν, propr. «o piccolo» cioè «o breve»; cfr. omega]. – Nome della quindicesima lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo o, maiuscolo [...] O), corrispondente alla lettera ŏ dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un o con apice in alto a destra (ο′) significa 70, con apice in basso a sinistra (′ο) 70.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, si indica con Ο il 15° ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, [...] intesa a intaccare il morale dell’avversario e a logorarne la resistenza. 2. Con altri sign. che la parola aveva già in latino: a. Nel linguaggio fam., muscolo, e, più spesso, tendine: mi s’è accavallato un n., ho un n. accavallato; un taglio di ...
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grammabolario
s. m. Vocabolario arricchito con notizie e schede sui dubbi dell’uso grammaticale. ◆ [tit.] Il Grammabolario e i termini a prova di latino e di hacker [testo] […] La novità del «Garzantone» [...] è il Grammabolario, una vera grammatica essenziale legata alle varie voci, cinquanta schede piuttosto. (Alessandra Rota, Repubblica, 20 settembre 2004, p. 30, Cultura) • [tit.] Le virtù della sottrazione ...
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grandefratello
(grande fratello), s. m. (iron.) Chi partecipa o ha già partecipato al programma televisivo «Grande fratello», trasmesso annualmente a partire dal 2000. ◆ L’Epifania si è portata via tutte [...] », nutriti più dai cartoon e dai manga che dalla letteratura fantastica) ma le fiabe del Nord, i poeti celti, il latino e il greco, e, nelle pagine finali, ringrazia la professoressa che «ci ha creduto fin dall’inizio». (Cristina Taglietti, Corriere ...
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diverbio
divèrbio s. m. [dal lat. diverbium «dialogo sul palcoscenico», comp. di di(s)-1 e verbum «parola», calco del gr. διάλογος]. – 1. Aspra discussione fra due persone: nacque un gran d. fra loro; [...] venire a diverbio. 2. Nel dramma antico latino, la parte dialogata (in contrapp. al canticum). ...
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cutis
s. f., lat. (propr. «cute, pelle»). – Termine latino usato in medicina per indicare la cute in condizioni anormali o patologiche (per es., cutis laxa, anormale rilasciamento della pelle, detto [...] anche calazodermia o dermatolisi). V. inoltre, al suo luogo alfabetico, l’espressione intus et in cute ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] dove il complemento assume anche valore finale). 3. Per estens., in alcuni complementi vicini al compl. di termine italiano o al dativo latino: a. Per indicare la persona cui qualche cosa è destinata o diretta: sta preparando la cena per i figli; c’è ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni [...] dell’antichità: le p. di Ulpiano; le p. di Modestino. Per antonomasia, secondo nome della raccolta giustinianea (in latino Digestum seu Pandectae), altrimenti nota come Digesto (v. digesto2). P. pisane o fiorentine, il manoscritto più antico e ...
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rusticismo
s. m. [der. di rustico]. – In linguistica, carattere fonetico o vocabolo usato soprattutto nelle campagne, in contrapposizione a caratteri o vocaboli urbani. Nel latino della tarda età repubblicana, [...] ad esempio, era avvertito come un rusticismo la monottongazione del dittongo -au- in -o- (oricula in luogo di auricula «orecchia»; orum in luogo di aurum «oro») ...
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Welschen
〈vèlšën〉. – Nome tedesco (plur. di Welsche, sostantivazione dell’agg. welsch) che designava in origine i Celti e che deriva dal latino Volcae, usato da Cesare per indicare una delle tribù della [...] Gallia; dopo l’insediamento delle popolazioni romaniche sul territorio già abitato dai Celti, indicò, in contrapp. ai Germani, i Francesi e gli Italiani, ma anche gli stranieri in genere; variamente modificato ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...