sponte
– Avverbio latino (propriam. ablativo del sost. spons spontis «libera volontà») che significa «spontaneamente, di propria volontà», usato spesso anche in contesti ital., in unione con un agg. [...] poss., nelle espressioni lat. mea, tua, sua ... sponte, o sponte mea, tua, sua, ...: si è dimesso sua sponte; l’hai deciso sponte tua. Appare anche, come inserzione scherz., nella locuz. avv. ital. spinte ...
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mangiare2
mangiare2 v. tr. [dal fr. ant. mangier, che è il lat. manducare «mangiare»] (io màngio, ecc.). – 1. Ingerire, immettere nell’organismo alimenti solidi e semisolidi (per i liquidi si usa il [...] quando lo si lascia orientare di taglio nell’acqua, in modo che questa lo «prenda». l. Intendersi, avere pratica di qualche cosa: di latino ne mangia poco (più com. masticare). m. Per la locuz. mangiare la foglia, v. foglia, n. 1 e; per le locuz. m ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica [...] varî gruppi linguistici italici, tra cui i più importanti nel 5°-4° sec. a. C. erano l’osco, l’umbro e il latino, quest’ultimo poi escluso dai più moderni studî linguistici; alfabeti i., quelli dei dialetti italici e, anche, in senso lato, quelli di ...
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penultimo
penùltimo agg. [dal lat. tardo paenultĭmus, comp. di paene- «pene-» e ultĭmus «ultimo»]. – Che viene o si trova immediatamente prima dell’ultimo: il p. giorno; il p. verso; la p. volta; è arrivato [...] sulla p., parola parossitona, piana. Legge della p., legge prosodica che regola l’accentazione moderna delle parole della lingua latina, secondo cui l’accento cade sulla penultima sillaba se questa è lunga, cade sulla terzultima se la penultima è ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] dove non ha mai avuto peraltro valore ufficiale di voto di merito), giudizio che denota insufficienza assoluta.: z. in latino, in matematica, nel compito d’italiano; z. in condotta (espressione usata talora in senso estens., per formulare un giudizio ...
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-voro
[dal lat. -vŏrus, che è dal tema di vorare «divorare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti, derivati dal latino o formati modernamente, nei quali significa «che mangia», «che si nutre [...] di»: carnivoro, erbivoro, onnivoro, granivoro, insettivoro, ecc.; o, per estens., «che consuma, che smaltisce»: idrovoro. Compare inoltre in aggettivi sostantivati, che costituiscono nomi della classificazione ...
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iterativo
agg. [dal lat. tardo iterativus, der. di iterare «ripetere»: v. iterare]. – In generale, che contiene o esprime ripetizione, che si attua mediante operazioni ripetute, e sim. In partic.: 1. [...] speciali prefissi o suffissi (detti anch’essi iterativi) come il prefisso ital. ri- (es., ribattere, ricadere, rifare, cui corrisponde in latino il pref. re-) e i suffissi lat. -ā-, -tā-, -itā- (es., iactare, da iacĕre part. pass. iactus, o crepitare ...
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sporo-
spòro- [der. del gr. σπορά «seme, semina»; v. spora]. – Primo elemento di parole composte del linguaggio scient., italiano e latino, di formazione moderna, nelle quali indica rapporto con il seme [...] e con la disseminazione, o con la spora nel sign. che questo termine ha in botanica e in zoologia ...
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taffete
tàffete. – Voce onomatopeica, imitativa del rumore di cosa che cade: il piattino le scivolò di mano, e taffete per terra. Esprime anche, come esclamazione, il fatto stesso del cadere di qualche [...] cosa, e in genere, il fare o il capitare qualche cosa d’improvviso: s’accorgono che comincia a capir l’imbroglio, taffete, buttan dentro nel discorso qualche parola in latino (Manzoni). ...
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dittongare
v. tr. e intr. [der. di dittongo] (io dittòngo, tu dittònghi, ecc.; come intr., aus. avere). – Attuare o subire una dittongazione: nel passaggio dal latino all’italiano, la «ŏ» tonica ha dittongato [...] (o si è dittongata) in «uo» ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...