monacando
s. m. (f. -a) [der. di monacare, sul modello del gerundivo latino]. – Chi è prossimo a farsi monaco o monaca, oppure sta per essere introdotto nell’ordine col rito della monacazione. Nell’uso [...] com. è più frequente il femm.: una dama ... diventava custode e scorta della giovane m., nel tempo tra la richiesta e l’entratura nel monastero (Manzoni) ...
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-oma
-òma [dal gr. -ωμα -ώματος, che è propriam. il suffisso -μα aggiunto a temi verbali in -όω]. – Suffisso di numerosi termini medici, derivati dal greco (da cui alcuni erano già passati in latino, [...] come carcinoma, condiloma, sarcoma) o formati modernamente sul modello greco, che indicano per lo più affezioni infiammatorie produttive circoscritte (per es., granuloma, leproma, micetoma, sifiloma, ecc.) ...
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pachidermatocele
pachidermatocèle s. m. [comp. di pachi-, dermato- e -cele1]. – In dermatologia, anormale rilasciamento della pelle, detto anche, con termine latino, cutis laxa. ...
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telestico
telèstico s. m. [comp. del gr. τέλος «fine» e στίχος «verso», sul modello di acrostico] (pl. -ci). – Tipo di componimento poetico classico in cui le lettere finali dei versi, lette successivamente [...] in senso verticale dall’alto in basso, formano una parola o una frase; di solito unito all’acrostico e al mesostico, se ne hanno esempî in età ellenistica, in epigrammi dell’Antologia Palatina e, in latino, nei carmi di Porfirio. ...
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vigere
vìgere v. intr. [lat. vigēre «avere forza, avere vigore, essere sveglio», con mutamento di coniug.]. – Essere in vigore, avere forza; si usa quasi esclusivam. nella terza persona sing. e plur. [...] in senso più generico, avere pienezza di vita, essere verde, e sim.: O donna in cui la mia speranza vige (Dante); Ove di Latino il lauro vige Tra le spiche fatte più fulve (D’Annunzio). ◆ Part. pres. vigènte, frequente con valore di agg. (v. la voce ...
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sbrigare
v. tr. e rifl. [der. di briga, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbrigo, tu sbrighi, ecc.). – 1. tr. a. Eseguire e portare a termine un lavoro; espletare un incarico o un’incombenza in un tempo [...] dopo aver soddisfatto all’impegno che si aveva con essa: sbrigo in pochi minuti questo cliente e sono da te; all’esame di latino mi hanno sbrigato con poche domande; il dottore deve ancora s. tre o quattro malati; meno com., liberare qualcuno da una ...
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prof.
– 1. Abbreviazione frequente di professore, usata in biglietti di visita, negli indirizzi, nelle citazioni, ecc., quando è seguito dal nome e cognome o dal solo cognome. Per il plur. professori, [...] scherz., il prof, la prof (come accorciamento, non puntato), il professore, la professoressa, meno com. i prof, i professori: il prof di matematica; la prof di latino; mi ha ricevuto nella sala dei prof. 2. Abbreviazione poco com. di profondità. ...
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ricostruzione
ricostruzióne s. f. [der. di ricostruire]. – 1. L’azione, l’operazione e il lavoro di ricostruire, il fatto di venire ricostruito; con valore più concr., il modo con cui si attuano o risultano [...] lo svolgimento differenziato: il valore e il limite di ipotesi di lavoro della r. linguistica; la r. del protoindoeuropeo, del protosemitico; la r. del latino parlato preromanzo operata sulla base delle lingue e dei dialetti neolatini. ...
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voltare
v. tr. e intr. [lat. volg. *voltare, da *volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre «volgere»] (io vòlto, ecc.). – 1. tr. a. Muovere, piegare una parte del corpo in una direzione [...] è più com. volgere): v. una cosa in burla o in scherzo, in riso; v. una frase in cattivo senso; v. un testo in latino, in volgare, tradurlo; nell’uso ant., v. un bene, un credito, ecc., trasferirlo ad altri. b. Rivoltare, rovesciare un oggetto che ha ...
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esultare
eṡultare v. intr. [dal lat. exsultare, comp. di ex- e saltare «saltare»] (aus. avere). – 1. letter. Con valore vicino al sign. originale latino, saltare, dibattersi, fremere: allor che l’ale [...] Battendo esulta nella chiusa stanza La gallinella (Leopardi); esulta Per l’aere il nembo (Leopardi). 2. Provare grande allegrezza, manifestata spesso con segni esteriori: esultai di gioia all’annuncio; ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...