deverbale
agg. e s. m. [der. di verbo, col pref. de-]. – In linguistica, di vocabolo (aggettivo o sostantivo) derivato da un verbo; per es. in latino dictator da dictare, in italiano ferita, ferimento, [...] feritore, feritoia da ferire ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] di doppia n., per indicare la presenza, in una stessa frase, di due espressioni di senso negativo (ciò che in latino equivale, di norma, a un’affermazione, mentre in italiano può costituire soltanto un pleonasmo). d. In psicanalisi, meccanismo di ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] ad esso altre cose: le domande vanno redatte secondo il seguente m.; m. di rilegatura di un libro; m. di traduzione dal latino. e. fig. Persona o cosa scelta come esempio da seguire e da imitare, spec. dal punto di vista intellettuale o morale ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] ); poet., anche con il compl. oggetto: su’ lor tronchi Atlante Di Ruggiero scrivea gli avi e le imprese (Foscolo); s. in latino, in tedesco, in francese; ha scritto l’articolo in inglese. Con uso assol., fare il mestiere di scrittore: ha deciso di ...
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acolutia
acolutìa s. f. [dal gr. ἀκολουϑία, der. di ἀκολουϑέω «seguire»]. – Nella liturgia greca, il seguito, la disposizione o l’ordinamento delle preghiere e cerimonie, corrispondente all’ordo o ritus [...] latino; il termine viene usato anche per indicare le singole ore canoniche e gli stessi formularî liturgici. ...
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habent sua fata libelli
〈àbent ...〉. – Frase latina, attribuita di solito a Orazio ma in realtà appartenente al grammatico latino Terenziano Mauro (sec. 3° d. C.), la quale, nella sua forma completa, [...] Pro captu lectoris habent ecc., significa propriam. «i libretti hanno la loro fortuna secondo la disposizione del lettore», e si usa invece citare in un senso diverso da quello originario, per significare ...
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elzeviro
elżeviro agg. e s. m. [dal nome dei tipografi olandesi Elzevier]. – 1. Il carattere da stampa usato dagli Elzevier ad Amsterdam (v. elzeviriano): è un tipo di carattere latino dall’occhio assai [...] piccolo. 2. Edizione, in piccolo formato, sul tipo delle edizioni elzeviriane. 3. Articolo di fondo della pagina letteraria di un giornale, generalmente di argomento culturale, di critica, di saggistica, ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] elemento fisso della pratica penitenziale della Chiesa e anche istituzione penitenziale stabile (abito di monaci e monache). Nel latino mediev. divenne sinon. generico di vestimentum, per indicare anche abiti di stoffe pregiate. Per il sign. assunto ...
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inaugurare
v. tr. [dal lat. inaugurare, comp. di in-1 e augurare: v. augurare] (io inàuguro, ecc.). – 1. Nell’originario sign. latino, consacrare al culto cosa o persona, previa consultazione del volere [...] degli dèi da parte degli àuguri: i. un tempio ad Atena; i. il flamine di Giove. 2. a. Nell’uso moderno, solennizzare con cerimonia civile, o civile e religiosa insieme, lo scoprimento di una lapide, di ...
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studicchiare
v. tr. [der. di studiare, con infisso riduttivo] (io studìcchio, ecc.). – Studiare un po’, o senza troppo impegno: è un ragazzo che studicchia; ha studicchiato un po’ di latino. ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...