ellenismo
s. m. [dal lat. hellenismus, gr. ἑλληνισμός «modo, locuzione greca», der. di ῎Ελλην «ellèno»]. – 1. Modo di dire, locuzione, costrutto che imitano modi, costrutti, ecc. proprî della lingua [...] greca; oppure espressione greca adoperata in un’altra lingua, spec. nel latino (cfr. grecismo). 2. Il periodo della storia e della civiltà greca, anche in paesi non greci (Egitto, Asia Minore, ecc.), dalla morte di Alessandro Magno (323 a. C.) alla ...
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inane
agg. [dal lat. inanis, comp. di in-2 e d’un secondo elemento ignoto], letter. – Vano, vuoto, inutile: sforzi i., un tentativo i.; i. fu il tuo vanto, o folle (V. Monti). Raro nel senso proprio [...] e più generico di «vuoto» (che è il sign. originario latino): dall’etere i. dove nuotano miriadi di spiriti in oceani di luce (I. Nievo). ...
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cognome
cognóme s. m. [dal lat. cognomen, comp. di co-1 e gnomen (nomen) «nome»]. – 1. Nome di famiglia, casato: nome e c.; si chiama di c. Rossi; sapere nome e c. di qualcuno, saperne tutto; c. doppio, [...] il c. di Magnifico. ◆ Il cognome in italiano è invariabile, sia in genere, sia in numero; non così in altre lingue, come il latino o, tra le lingue vive, il russo (per es.: sing. m. Ivanov, sing. f. Ivanova, pl. Ivanovy). In italiano è usato sia solo ...
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inanire
v. intr. [dal lat. tardo inanire, trans., «rendere vuoto, privare della forza», der. di inanis «inane, vuoto»; cfr. anche inanescĕre, intr., «ridursi a nulla»] (io inanisco, tu inanisci, ecc.; [...] aus. essere), letter. ant. – Infiacchirsi: incominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire, a perdere la gratia, il decoro e le sue pristine forze (L. B. Alberti). ...
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scripta
s. f. [dal lat. mediev. scripta, propr. «(lingua) scritta»]. – In filologia, l’insieme dei varî usus scribendi per una determinata località, area, regione, in un determinato periodo di tempo, [...] si caratterizza soprattutto per l’uso di segni grafici particolari (digrammi, cediglia, ecc.) per rendere fonemi sconosciuti al latino classico, e varia anche notevolmente a seconda della località, dell’area, della regione e del periodo di tempo: la ...
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torre
tórre s. f. [lat. tŭrris, con molta probabilità da collegare con il gr. τύρρις, variante di τύρσις «torre», parola che potrebbe essere stata importata dall’Asia Minore dagli Etruschi, chiamati [...] dai Greci Τυρρηνοί e Τυρσηνοί e in latino Tyrrheni]. – 1. a. Costruzione a sviluppo verticale più o meno accentuato, con pianta poligonale o circolare isolata o inserita, anche in serie, in un più complesso organismo, con funzioni difensive oppure di ...
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scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri [...] andato male, ma mi sono salvato con l’orale; ho avuto cinque allo s. e sei all’orale; domani ho lo s. di latino). e. ant. Detto di capitale, credito e sim., lo stesso che nominale. 2. Con valore più chiaramente participiale, in alcuni sign. estens. e ...
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sbaglio
sbàglio s. m. [der. di sbagliare]. – 1. a. Errore di valutazione o di giudizio: uno s. di prospettive; ha commesso il grave s. di sottovalutare gli avversarî; affermazione inesatta: uno s. di [...] , nel parlare e nello scrivere, nel giocare: in questa moltiplicazione c’è uno s.; fare sbagli di ortografia; nella versione dal latino non ho fatto neppure uno s.; si vanta d’essere un gran giocatore, ma fa sbagli da principiante. 3. In senso morale ...
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rotacismo
s. m. [tratto dal nome della lettera gr. ῥ (rho), secondo il modello di solecismo, ecc., e dal gr. ῥωτακίζω «pronunciare male la r»]. – 1. In linguistica, passaggio di un suono a r: per es., [...] il passaggio a r di s intervocalica nel latino antico (feria da fesia, Papirius da Papisius), e quello di n in albanese e in romeno (cărunt dal lat. canutus). 2. a. In fonetica, pronuncia difettosa della erre. b. In neuropatologia, particolare forma ...
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rotacizzare
rotaciżżare v. tr. [tratto dal nome della lettera gr. ῥ (rho), ma ricalcato sul gr. ῥωτακίζω «pronunciare male la r» (v. rotacismo)]. – In linguistica, causare il rotacismo, il passaggio [...] al suono r di un altro suono; con la particella pron., subire il rotacismo: la «s» intervocalica, in latino, tende a rotacizzarsi. ◆ Part. pass. rotaciżżato, anche come agg.: suoni rotacizzati; la «l» rotacizzata del ligure. ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...