consonantizzazione
consonantiżżazióne s. f. [der. di consonante]. – In linguistica, processo di trasformazione di un suono vocalico in suono semiconsonantico o consonantico; per es., la -ĭ- del lat. [...] filiŏlus (quadrisillabo) si consonantizza nel passaggio dal lat. classico al latinovolgare filiòlus (trisillabo) in cui la seconda i è semiconsonante. ...
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futuro
agg. e s. m. [dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere»]. – 1. agg. Che sarà o verrà in seguito; che, rispetto al presente, deve ancora avvenire: i secoli f.; la vita f. (in partic., quella [...] futura (avrò fatto, sarò andato). Sotto l’aspetto morfologico, il futuro italiano proviene da una precedente forma perifrastica del latinovolgare: darò da dare habeo; in varie lingue, invece, la perifrasi è ancora presente: così in tedesco, dove si ...
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preromanzo
preromanżo agg. [comp. di pre- e romanzo1]. – Anteriore al sorgere delle lingue romanze, detto in partic. del latino, nella sua fase postclassica o nel suo aspetto popolare, in quanto precedente [...] il sorgere delle lingue romanze e in quanto caratterizzato da fenomeni che si riflettono nelle lingue romanze (diverso, quindi, da volgare poiché si riferisce anche ad aspetti della lingua latina scritta). ...
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ante Christum natum
‹... krìstum ...›. – Formula lat., equivalente all’ital. «avanti Cristo» o «prima (della nascita) di Cristo», che nella datazione in latino si fa seguire all’indicazione degli anni [...] per precisare che questi precedono l’era volgare. Si abbrevia di solito in a. Ch. n. (per es.: anno XLIV a. Ch. n. «nell’anno 44 avanti Cristo»). ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, [...] dell’antichità di carattere narrativo, simile al romanzo moderno: il r. d’avventure indiano, il r. erotico greco; il r. latino, e il grande r. di Petronio, di Apuleio. 2. fig. Avvenimento o serie e complesso di avvenimenti non credibili, che ...
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poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto [...] che in volgare; la corona Che suole ornar chi poetando scrive (Petrarca); dolorosamente Alla fioca lucerna poetando (Leopardi); con uso sostantivato: lettere contro alla maniera del poetare di Dante (G. Gozzi). 2. tr., non com. Trattare un argomento ...
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scripta
s. f. [dal lat. mediev. scripta, propr. «(lingua) scritta»]. – In filologia, l’insieme dei varî usus scribendi per una determinata località, area, regione, in un determinato periodo di tempo, [...] ai testi in volgare medievale dell’Europa occidentale: la s. documentaria, la s. cancelleresca, ecc.; si caratterizza soprattutto per l’uso di segni grafici particolari (digrammi, cediglia, ecc.) per rendere fonemi sconosciuti al latino classico, e ...
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scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri [...] ho avuto cinque allo s. e sei all’orale; domani ho lo s. di latino). e. ant. Detto di capitale, credito e sim., lo stesso che nominale. pubblicato e non pubblicato (spec. al plur.): gli s. in volgare di Dante; gli s. minori del Verga; s. postumi, ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] . improprio, errato; m. efficaci; m. familiare, popolare, volgare, triviale, basso; m. avverbiale, lo stesso che locuzione avverbiale sillogismo, nella logica aristotelica, e poi nella tradizione latina e medievale, i varî tipi sillogistici che, in ...
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mescidare
(o mescitare) v. tr. [lat. tardo miscitare, iterativo di miscĕre «mescolare»] (io méscido, o méscito, ecc.), ant. o letter. – Mescolare, mischiare: E parlerai sol nel volgar toscano E porrai [...] da Barberino). ◆ Part. pass. mescidato, anche come agg., spec. nell’espressione sermoni m. (o maccheronici), prediche miste (donde il nome) di latino e di volgare, anche nella stessa frase, frequenti nel secolo 15°, ma risalenti a tempi più antichi. ...
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capezzale
Luigi Vanossi
. Il vocabolo (latino volgare capitiale, da caput, " capo ") ricorre due volte nel Fiore in due diverse accezioni. In XXV 3 e que' s'avea fatto un capezzale / d'un fascio d'erba e sì sonniferava, ha il senso, ancor...
I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento noto in un volgare neolatino, sono...