patrio
pàtrio agg. [dal lat. patrius, der. di pater -tris «padre»; propr. «paterno», ma usato già dai Latini anche col sign. 2]. – 1. letter. Del padre, paterno: sotto al p. tetto Sonavan voci alterne [...] (Leopardi). Nel linguaggio giur., p. potestà, complesso di poteri sul figlio minorenne, non emancipato, attribuiti ai genitori. Per estens., degli avi: i patrî lari (v. lare); le virtù patrie. 2. a. Della ...
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aldino
agg. – Di Aldo Manuzio; che ha rapporto con l’attività tipografica dell’umanista, editore e stampatore Aldo Manuzio e dei suoi discendenti, che furono attivi a Venezia nei sec. 15° e 16°. In partic.: [...] edizioni a., i volumi stampati dai Manuzio tra il 1494 e il 1598 (testi greci, latini, italiani, comprendenti tutti i grandi classici antichi e moderni), riconoscibili dall’àncora col delfino che ne costituiva la marca tipografica, pregevoli per il ...
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bigino2
bigino2 s. m. [der. di bigiare], lomb. – Libretto che contiene le traduzioni letterali di testi greci o latini prescritti dai programmi scolastici. ...
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bucherare
v. tr. e intr. [der. di buco2, rifatto su bucherellare] (io bùchero, ecc.), ant. – 1. tr. Bucherellare; fig. (cfr. bucare), penetrare in un luogo, aprirsi un varco. 2. intr. (aus. avere) Brogliare, [...] brigare per ottenere qualcosa: «bucherare» ... si dice in Firenze quello che i Latini dicevano anticamente «ambire» (Varchi). ◆ Part. pass. bucherato, anche come agg., pieno di buchi, bucherellato, e anche butterato: un bel pretone di montagna ... ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] dell’impiego (c. comuni o di testo e c. per titoli), dello stile (c. tipici o classici, c. di fantasia; c. latini o romani, gotici, ecc.), ma più comunem. indicati con denominazioni specifiche, derivate per es. dal cognome di chi li ha disegnati e ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] nome, derivato dall’antica notazione alfabetica, del si naturale in Olanda e del si bemolle nei paesi germanici (anche nei paesi latini esso è in uso tra gli organari per distinguere graficamente la canna d’organo o le corde di cembalo o pianoforte ...
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scansione
scansióne s. f. [dal lat. scansio -onis, propr. «salita, ascesa» e «sollevamento di un piede, innalzamento della voce» (come avviene nelle arsi di un verso), der. di scanděre «scandire», propr. [...] «salire, ascendere», part. pass. scansus]. – 1. Presso i grammatici latini, misurazione dei versi in piedi; lettura dei versi eseguita facendo sentire l’inizio e la fine di ciascun piede. Nell’insegnamento moderno della versificazione classica, l’ ...
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pavana
s. f. [femm. sostantivato di pavano «padovano»; propr. «danza padovana»]. – Danza diffusa spec. nei paesi latini dall’inizio del sec. 16° a tutto il 17°, la cui musica è in movimento solenne, [...] a ritmo pari con inizio dattilico. È stata ripresa anche da compositori recenti, per es. da M. Ravel ...
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rho
〈rò〉 (o ro) s. m., raro f. [dal gr. ῥῶ (lat. rho)], invar. – Nome della 17a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ρ, maiuscolo Ρ), corrispondente alla lettera r dell’alfabeto [...] aspro (ῥ, ῾Ρ), nel qual caso valeva hr, o forse in qualche epoca e in qualche regione r sordo (negli adattamenti latini appare come rh). Nella numerazione greca, la lettera minuscola con apice in alto a destra (ρ′) indicava il numero 100, con apice ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] strette, Che de le nostre certo non avvenne (Dante); noi abbiamo bellissime e varie coniugazioni distinte, al paro de’ Latini, nella pronunzia, il che certo non si distingue ne’ Francesi (Foscolo). Preceduto da preposizione è dell’uso letter.: ho ...
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(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre a Roma, emergevano Alba Longa, Tuscolo,...
Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, seppe della rotta di Montaperti. Proscritto...