albo signanda lapillo
(lat. «da segnare con pietra bianca», sottint. dies «giorno»). – Espressione, tratta da frasi usate proverbialmente da varî autori latini, che si ripete a proposito di giornata [...] memorabile, di avvenimenti felici e insperati o in genere straordinarî ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, [...] si dicono elementi le sostanze semplici di cui sono formati i corpi. Nella concezione del filosofo greco Empedocle e degli antichi naturalisti, gli elementi, intesi come i principî da cui tutte le cose ...
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ippomane1
ippòmane1 s. m. [dal lat. hippomănes, gr. ἱππομανής, comp. di ἵππος «cavallo» e tema di μαίνομαι «essere o rendere furente»]. – Termine che, nella credenza popolare degli antichi Greci e Latini, [...] aveva varie accezioni, indicando: un’escrescenza carnosa, nera, sporgente dalla fronte dei puledri appena nati, che si riteneva avesse il potere, se presa prima che la madre la strappasse e divorasse, ...
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alcaide
‹alkàidħe› s. m., spagn. [dall’arabo qā’id «capo»]. – Governatore di una fortezza o di un castello in Spagna, nel medioevo (lo stesso vocabolo arabo in Sicilia, in età araba e normanna, è trascritto [...] nei documenti latini gaytus, e varianti, con senso analogo). Non va confuso con alcalde. ...
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esaptoto
eṡaptòto agg. [dal lat. tardo hexaptotus, gr. ἑξάπτωτος, comp. di ἑξα- «esa-» e tema di πίπτω «cadere», πτῶσις «caso»]. – In grammatica, di pronomi o aggettivi latini che nel masch. sing. hanno [...] una terminazione diversa per ciascuno dei sei casi (come per es. totus, solus, ecc.) ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] nella pronuncia di oggi, lo impedisce (per es. le héros). b. Consonanti m., secondo la terminologia dei grammatici greco-latini, le consonanti esplosive. Il termine è tuttora adoperato qualche volta, e si trova anche esteso a comprendere tutte quelle ...
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puramente
puraménte avv. [der. di puro]. – Con purezza di cuore, con schiettezza, con sentimento sincero: amare p.; che ho io verso gl’iddii commesso che i miei sacrifici p. fatti non siano accettati? [...] p. dice quelle parole che non sono già oscene (Guarini); senza mescolanze: i veneti e i toscani, i due popoli più p. latini della penisola (Carducci). Nell’uso com., l’avv. è usato più spesso con il sign. di semplicemente, soltanto (in relazione con ...
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caprino
agg. e s. m. [lat. caprīnus (agg.)]. – 1. agg. Di capra: lezzo c.; barba c.; piede c.; di c. pelli L’anche ravvolto (Carducci). Fig., questioni di lana c., sollevate per cose o fatti di poca [...] : siamo entrati in una disputa non molto più rilevante che quella della lana c. (Galilei); la locuz. era già nota ai Latini (cfr. in Orazio Alter rixatur de lana saepe caprina, Ep. I, 18, 15), in riferimento allo scarso valore attribuito alla lana ...
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tmesi
tmèṡi s. f. [dal lat. tardo tmesis, gr. τμῆσις, der. di τέμνω «tagliare»]. – 1. In linguistica, e in partic. nella storia delle lingue classiche, distacco della preposizione dal verbo finito con [...] d’un più antico stato di cose nel quale il preverbio non era ancora prefissato al verbo. I poeti latini imitarono talvolta liberamente, anche fuori delle forme verbali, la tmesi omerica: «Garrulus hunc quando consumet cumque» (= quandocumque consumet ...
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derma-
dèrma- e -dèrma [dal gr. δέρμα «pelle»]. – Primo o secondo elemento di parole dotte o di termini scientifici (anche latini) con il sign. fondamentale di «pelle». ...
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(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre a Roma, emergevano Alba Longa, Tuscolo,...
Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, seppe della rotta di Montaperti. Proscritto...