circum-
cìrcum- [dal lat. circum, circum- «intorno»]. – Prefisso di numerosi composti latini, in genere verbi e loro derivati, che significa «intorno, tutt’intorno», indicando movimento o conformazione [...] ), la forma circon-, con qualche caso di assimilazione (v. circon-); ma circum- è presente in questa forma, come latinismo, nei composti più recenti, di solito aggettivi del linguaggio dotto e scient., come circumlunare, circumpolare, circumterrestre ...
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defissione2
defissióne2 s. f. [dal lat. dei glossarî defixio -onis, der. di defigĕre «inchiodare»]. – Pratica magica diffusa presso i Greci e i Latini fra il 4° sec. a. C. e il 4° sec. d. C., consistente [...] nell’invocare l’aiuto della divinità per arrecare danno fisico o morale al nemico o rivale, il cui nome, insieme con formule particolari, veniva vergato su tavolette di piombo, di solito trapassate da ...
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massico2
màssico2 agg. e s. m. [dal lat. Massĭcus] (pl. m. -ci). – Che si riferisce o appartiene al monte Massico, in Campania: Da Sinuessa massica Fino a Roma romulea (D’Annunzio). In partic., vino [...] m. (o, come s. m., il massico), celebre vino dell’antichità, decantato dagli scrittori latini per la sua robustezza e tonicità, prodotto con le uve maturate sulle colline che sovrastano l’agro Falerno (forse anche sulle pendici dell’odierno monte ...
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supero1
sùpero1 agg. [dal lat. supĕrus, der. di super «sopra»]. – 1. letter. Superiore, posto in alto: mare s., presso i Latini (mare superum), il mare Adriatico (e mare inferum il Tirreno); dèi s., [...] nella mitologia pagana, gli dèi celesti, e anche quelli terrestri, in contrapp. agli dèi inferi o infernali; spesso sostantivato, i s. o i Superi. 2. In botanica, detto dell’ovario di un fiore quando è ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] ), sia dopo consonante (selva, lat. silva), sia tra vocali (lieve, lat. levis); in alcuni casi, per l’affinità che v’era in latino tra v e b (che in età imperiale, pur distinguendosi in principio di parola e dopo consonante, si confusero tra loro in ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] sacra), nomi o appellativi divini che nei più antichi manoscritti biblici sono scritti compendiosamente (per es., nei manoscritti latini: DS = Deus, IHS = Iesus, SPS = Spiritus, ecc.). Si dice n. commerciale (o marchionimo) il nome di una ditta ...
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nomenclatura
s. f. [dal lat. nomenclatura; v. nomenclatore]. – 1. non com. Assegnazione, attribuzione di un nome distinto a ciascuno degli enti, oggetti o concetti che fanno parte di un determinato ordine [...] ; n. binomia, quella introdotta in zoologia e botanica da C. Linneo (1753), per cui ogni specie è indicata con due nomi latini, di cui il primo si riferisce al genere (nome generico) e il secondo alla singola specie (nome specifico). b. Con sign ...
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inesorando
ineṡorando agg. [rifatto su inesorabile, sull’analogia dei gerundivi latini], letter. – Che non può essere pregato, che non cede a suppliche (è sinon. quindi di inesorabile, ma esprime con [...] più efficacia l’implacabilità): gl’inesorandi Numi e l’averno accusa (Leopardi) ...
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epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per [...] forma di lettera. d. scherz. Lettera lunga e noiosa: mi ha scritto un’e. di otto pagine. 2. a. Nella letteratura latina, genere di componimento poetico in versi, affine alla satira, che nella forma e nel tono familiare s’avvicina alla lettera (come ...
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epitalamio
epitalàmio s. m. [dal lat. epithalamium, gr. ἐπιϑαλάμιος (ὕμνος) «(inno) nuziale», comp. di ἐπί «sopra, presso» e ϑάλαμος «talamo»]. – In origine, la serenata che gli antichi Greci cantavano [...] ) la sera delle nozze; in senso più lato, canto imeneo di tono popolare e scherzoso, spesso innestato su un motivo mitico, coltivato spec. in età ellenistica (da Callimaco, Eratostene, Partenio, Teocrito) e anche da poeti latini (come Catullo). ...
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(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre a Roma, emergevano Alba Longa, Tuscolo,...
Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, seppe della rotta di Montaperti. Proscritto...