-igiano
[der. del lat. -ēnsis «-ese», col suff. lat. -anus «-ano», con influsso fonetico settentrionale]. – Suffisso derivativo di nomi e aggettivi tratti da nomi. In accordo con l’impiego principale [...] dei suffissi latini che lo costituiscono i derivati designano in primo luogo abitanti (astigiano, marchigiano, parmigiano, valligiano); si trova poi in nomi di appartenenti a gruppi professionali, sociali o politici (artigiano, cortigiano, partigiano ...
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opico
òpico agg. e s. m. [dal gr. ᾿Οπικός, pl. ᾿Οπικοί e Οπικες, lat. Opĭcus] (pl. m. -ci). – Relativo o appartenente alla popolazione indoeuropea degli Opici, che anticam. abitavano la Campania prima [...] della conquista romana, ed erano affini agli Ausonî, ai Latini, agli Enotrî, ai Siculi. Presso i Greci e i Romani, che confusero in un unico nome gli Opici e gli Osci, il nome, nel suo uso di aggettivo, acquistò poi il sign. fig. e spreg. di ...
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metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: [...] o ritmica, fondata sull’accento e sul numero delle sillabe nel verso; analogam., prosa m., negli scrittori greci e latini, quella in cui la disposizione delle parole era regolata, riguardo alla quantità delle sillabe, in modo da ottenere, soprattutto ...
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nihil difficile volenti
‹nìil diffìčile ...› (lat. «niente è difficile a chi vuole»). – Motto citato anche nelle varianti nihil volenti difficile, volenti nihil difficile, con cui si vuole affermare [...] la forza di volontà si vincono facilmente gli ostacoli e si superano le difficoltà. La frase, che non si trova negli autori latini, è forse esemplata su una simile di Cicerone, nihil difficile amanti puto (Orator 10), ed è stata spesso adottata come ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi [...] lessicali semanticamente autonomi (ma sono correntemente considerati e chiamati composti anche i verbi formati con un prefisso): i c. latini del verbo «iacĕre»; una lingua molto ricca di composti. c. In chimica, ogni sostanza di composizione definita ...
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rin-
– Prefisso in cui si fondono i due prefissi latini re- e in- (rin- diventa in parole composte rim- quando segua consonante labiale). È usato per la formazione di verbi e derivati verbali con valore [...] iterativo (rimbalzare, balzare di nuovo, più volte; rimpatriare, rimandare, ritornare in patria; rimpiangere, piangere ritornando col pensiero a cosa perduta, ecc.), o intensivo (rinchiudere, rinvigorire, ...
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mamertino
agg. e s. m. [dal lat. Mamertinus, der. di Mamers -ertis, Mamerte]. – 1. Propriam., relativo a Mamerte, nome osco del dio della guerra corrispondente al dio Marte dei Latini. In epoca romana [...] fu chiamata città m. (lat. Mamertina civitas) la città di Messina, in seguito alla sua occupazione nel 283 a.C. da parte dei Mamertini, mercenarî italici del defunto tiranno siracusano Agatocle che furono ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, [...] °, trovarono ideale supporto in una fruizione del tutto nuova, consapevolmente «filologica» e attivamente interpretativa, dei classici greci e latini, ben presto assunti a indiscussi paradigmi di cultura e di vita morale. In questo senso, la parola è ...
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furor Teutonicus
〈... teutònikus〉 (lat. «furore teutonico»). – Espressione che si trova nella Farsaglia del poeta latino Lucano (I, 255-256), ripresa da varî scrittori latini e volgari e passata poi [...] in proverbio con allusione alla fierezza e violenza guerriera dei popoli germanici (si vedano fra gli altri il Petrarca, che nella canzone «O aspettata in ciel beata e bella» parla di tedesco furor, e ...
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compungere
compùngere (ant. compùgnere) v. tr. [dal lat. compungĕre «punzecchiare», comp. di con- e pungĕre «pungere»] (coniug. come pungere), letter. – Trafiggere, tormentare, riferito a sentimenti [...] che affliggano in modo acuto: Desïanza punge La mente e la compunge (B. Latini); quella valle Che m’avea di paura il cor compunto (Dante). In partic., e più comunem., far sentire il rimorso delle proprie colpe; anche rifl., compungersi, provare ...
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(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre a Roma, emergevano Alba Longa, Tuscolo,...
Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, seppe della rotta di Montaperti. Proscritto...