volgarizzare
volgariżżare v. tr. [der. di volgare1]. – 1. Esporre problemi di scienza e cultura specialistica in forma facile e piana, in modo da renderli accessibili a larghi strati di persone prive [...] oïl e d’oc, in spagnolo e in italiano. In partic., tradurre più o meno liberamente in volgare italiano opere scritte in latino, in greco o in una lingua moderna diversa dall’italiano: Fra Guidotto da Bologna volgarizzò la «Rhetorica ad Herennium»; la ...
Leggi Tutto
u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] la u atona; per la u tonica l’eccezione più notevole è quella dovuta all’anafonesi, il fenomeno per cui ō e ŭ latini seguiti da ng non danno ó secondo la regola, ma u (es. fungo, ungere, da fŭngus, ŭngere). ◆ Usi della lettera come abbreviazione o ...
Leggi Tutto
barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] , crudele: arte b.; musica b.; un b. spettacolo. Di linguaggio, stile e sim., pieno di barbarismi: la b. latinità del medioevo; o sgrammaticato, scorretto: parlare, scrivere in modo barbaro. Con accezione partic., poesia b., metrica b., nome dato ...
Leggi Tutto
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] ° e il sec. 16°, segna l’inizio dell’età moderna, e si caratterizza per una nuova lettura dei testi antichi latini e greci (alcuni solo allora scoperti, studiati e pubblicati), per una forte polemica contro le dispute logico-grammaticali del medioevo ...
Leggi Tutto
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] (es. sposo 〈spò∫o〉, viso 〈vì∫o〉, chiesa 〈ki̯è∫a〉, di fronte a mese 〈mése〉, naso 〈nàso〉, chiuso 〈ki̯ùso〉); nei latinismi le occlusive sorde sono state conservate, perché così voleva l’ortografia; ma la s, su cui l’ortografia non dà indicazioni, di ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] esteriore: l. sciolto, legato, in brochure, rilegato in tela, in pelle, ecc.; alla stampa: l. in elzeviro, in caratteri latini, gotici, illustrato, ecc.; alle condizioni materiali: l. nuovo, usato, in ottimo o in cattivo stato, l. intonso; all’epoca ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito [...] ; c. classica, che riguarda la storia, la civiltà, la letteratura e l’arte dei popoli antichi, soprattutto greci e latini. Con riferimento a più discipline, ma sempre in senso limitativo (come insieme di nozioni, estese ma non approfondite): formarsi ...
Leggi Tutto
europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo [...] a più lingue d’Europa, trattandosi o di termini dotti (come gran parte dei neologismi coniati con elementi greci o latini nel linguaggio scientifico), o di espressioni largamente diffuse da una delle lingue di cultura europee (come hotel, sport, i ...
Leggi Tutto
abitare
1. ABITARE, quando è seguito da un complemento oggetto, significa avere come dimora (a. una bella casa; le antiche popolazioni che abitavano il Lazio nell’ottavo secolo a.C.); se il soggetto [...] delle Colonne e segue verso il levar del sole per insino à confini del regno di Telensin, quello che dà Latini è chiamato Cesaria. Questi due popoli abitano separatamente dagli altri popoli, i quali sono communemente mescolati e sparsi per tutta ...
Leggi Tutto
argomento
1. MAPPA L’ARGOMENTO è ciò di cui si parla o si scrive; in altre parole, è l’oggetto, la questione, il tema di cui si tratta o si discorre (discutere, esaurire un a.; entrare in a.; l’a. di [...] per litigare).
Parole, espressioni e modi di dire
essere a corto di argomenti
Citazione
Terminata la lettura di questi versi latini, di cui il severissimo senato veneto «molto udì, poco intese e nulla seppe», recitò lo scaltro zoppo un sermone, che ...
Leggi Tutto
(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre a Roma, emergevano Alba Longa, Tuscolo,...
Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, seppe della rotta di Montaperti. Proscritto...