menaica
menàica (o minàica) s. f. [voce merid., prob. connessa con menare]. – Piccola imbarcazione a remi o a vela (una sola vela latina), usata nell’Italia meridionale. ...
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habent sua fata libelli
〈àbent ...〉. – Frase latina, attribuita di solito a Orazio ma in realtà appartenente al grammatico latino Terenziano Mauro (sec. 3° d. C.), la quale, nella sua forma completa, [...] Pro captu lectoris habent ecc., significa propriam. «i libretti hanno la loro fortuna secondo la disposizione del lettore», e si usa invece citare in un senso diverso da quello originario, per significare ...
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v. g.
– Abbreviazione della locuz. latina verbi gratia «per esempio», rimasta lungamente in uso, soprattutto in testi di studio, oggi rara (ma usuale tuttora in opere in lingua inglese); v. anche verbigrazia. ...
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Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione [...] dell’Ufficio della Lettura nelle domeniche (eccetto in quaresima), solennità e feste, o come ringraziamento in particolari occasioni; è detto anche inno ambrosiano perché, secondo una erronea tradizione, ...
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cruciforme
crucifórme (o crocifórme) agg. [comp. del lat. crux -ucis «croce» e -forme]. – 1. non com. Che ha forma di croce: vite a taglio c., cacciavite cruciforme. 2. Con accezioni partic.: a. In botanica, [...] ’ellisse condotte per i punti in cui questi ultimi sono intersecati da una retta variabile tangente all’ellisse stessa c. In arte, basilica (o tomba, sala, ecc.) c., con pianta a croce latina o a croce greca; motivo decorativo c., a forma di croce. ...
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privernate
agg. e s. m. e f. [dal lat. Privernas -atis]. – Di Privèrno, relativo a Priverno, antica città volsca e poi municipio romano, oggi comune in prov. di Latina (dal medioevo al 1928 chiamata [...] Piperno): i vini privernati; abitante o nativo di Priverno (antica o moderna): era ragunato il Senato romano per giudicare de’ Privernati, i quali sendosi ribellati erano dipoi per forza ritornati sotto ...
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foziano
agg. – Relativo a Fozio, patriarca di Costantinopoli (9° sec.), e alle sue dottrine teologiche; scisma f., quello verificatosi fra la Chiesa greca e la Chiesa latina, causato dall’inserimento, [...] nel Credo niceno-costantinopolitano, della clausola Filioque dopo le parole ex Patre (per cui si affermava che lo Spirito Santo procede non soltanto «dal Padre» ma anche «dal Figlio») ...
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valacco
agg. e s. m. (f. -a) [ant. slavo Vlachu, a sua volta dall’ant. ted. Walh, nome dei gruppi etnico-linguistici di tradizione prima gallica e poi latina della zona danubiana] (pl. m. -chi). – Della [...] Valàcchia, regione storica compresa tra i Carpazî e il Danubio, che costituisce la zona meridionale dell’attuale Romania: il territorio v., l’economia v.; la tormentata storia della regione v.; le popolazioni, ...
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contaminazione
contaminazióne s. f. [dal lat. tardo contaminatio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di contaminare, in senso proprio e fig., e l’effetto che ne consegue: colpe che sono una c. del corpo [...] in opere storiche, di c. dei miti, ecc.). In partic., l’artificio praticato dagli antichi commediografi latini di inserire, nella rielaborazione latina, da essi operata, di una commedia originale greca, qualche parte tolta da un’altra commedia greca ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] due (ma non esclusivi) attributi dell’estensione e del pensiero. Modi del sillogismo, nella logica aristotelica, e poi nella tradizione latina e medievale, i varî tipi sillogistici che, in seno a una data «figura», si potevano ottenere a seconda che ...
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Comune del Lazio (fino al 1945 Littoria; 277,62 km2 con 127.037 ab. nel 2020), capoluogo della prov. omonima.
La città è sorta in seguito alla bonifica integrale delle paludi pontine. La prima pietra fu posta il 30 giugno 1932; due anni dopo,...