parola /pa'rɔla/ s. f. [lat. tardo parabŏla, lat. pop. ✻paraula "parabola, discorso, parola"]. - 1. [complesso di suoni articolati (o anche singolo suono) di una lingua, con cui l'uomo esprime una nozione [...] generica, che si precisa e determina nel contesto d'una frase: l'etimologia delle p.; una p. di cinque sillabe; p. semplici, composte] ≈ Ⓣ (ling.) lemma, Ⓣ (ling.) lessema, (lett.) motto, termine, vocabolo. ...
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elettrico /e'lɛt:riko/ agg. [dal lat. scient. electricus, der. del lat. electrum, gr. ḗlektron "ambra", sostanza che, sfregata, attiva i corpi leggeri] (pl. m. -ci). - 1. (fis.) [che ha relazione con l'elettricità, [...] che si fa o che opera mediante l'elettricità e sim.: corrente e.; scossa e.; chitarra e.]. 2. (fig.) [che è in stato di tensione emotiva a causa dell'agitazione, dell'irrequietezza e sim.: un uomo particolarmente ...
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elevare [dal lat. elevare, der. di levare "levare", col pref. e-] (io elèvo, alla lat. èlevo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rendere qualcosa più alto: e. di un piano una casa] ≈ alzare, innalzare, sopraelevare. [...] ↔ abbassare. b. [spostare qualcosa verso l'alto: e. il capo] ≈ alzare, innalzare, sollevare. ↔ abbassare, chinare. 2. (fig.) a. [rivolgere l'animo, la mente e sim., verso l'alto, in senso spirituale: e. ...
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intrudere /in'trudere/ [dal lat. mediev. intrudere, der. del lat. trudĕre "cacciare, spingere", col pref. in- "in-¹"] (pass. rem. intrusi, intrudésti, ecc.; part. pass. intruso), lett. - ■ v. tr. [mettere [...] dentro indebitamente o di soppiatto, con la prep. in del secondo arg.: è riuscito a i. una clausola vessatorianel nuovo contratto] ≈ (fam.) ficcare, includere, (fam.) infilare, inserire, introdurre. ↔ ...
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brufolo /'brufolo/ (non com. bruffolo) s. m. [prob. lat. verrūca "verruca", incrociato col lat. rufūlus "rossiccio"]. - [piccolo foruncolo] ≈ bolla, comedone, foruncolo, (region.) pedicello. ↑ pustola. ...
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intuizione /intwi'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis, der. del lat. class. intuēri "veder dentro"]. - 1. (filos.) [capacità di comprendere una verità in modo diretto e immediato, senza bisogno [...] di ragionamento] ≈ e ↔ [→ INTUITO (1)]. 2. (estens.) a. [capacità di comprendere e valutare con prontezza] ≈ e ↔ [→ INTUITO (2)]. b. [il percepire acutamente una realtà, anche presentendo fatti imminenti: ...
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-ella [lat. scient. -ella, dal suff. dim. lat. class. -ella (di casella, laniella, puella, rotella, ecc.)]. - (biol.) Terminazione usata talora per la formazione di nomi di genere, soprattutto funghi (come [...] gibberella, madurella) e più spesso batteri (gallionella, salmonella, ecc.) ...
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titillare v. tr. [dal lat. titillare, voce espressiva, forse connessa col lat. pop. ✻titta "capezzolo"]. - 1. (non com.) [toccare in modo lieve e tale da fare il solletico] ≈ solleticare, vellicare. ‖ [...] carezzare, sfiorare. 2. (fig.) [risvegliare con lusinghe e sim., per lo più scherz.: t. la vanità di qualcuno] ≈ eccitare, solleticare, stimolare, stuzzicare, vellicare. ‖ lusingare ...
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salario /sa'larjo/ s. m. [dal lat. salarium (neutro sost. dell'agg. salarius, der. di sal salis "sale"), propr. "razione di sale", poi "indennità per l'acquisto di sale e di altri generi alimentari concessa [...] a funzionari della magistratura e dell'esercito", quindi, nel lat. imperiale, "stipendio, retribuzione"]. - (econ.) [quanto viene pagato ai lavoratori dipendenti, in partic. agli operai, per remunerare la quantità e la qualità del lavoro prestato: s. ...
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LAT
. Moneta unitaria della Lettonia (dal 10 novembre 1922); il lat aureo base contiene g. 0,2903 d'oro puro, a somiglianza del franco francese. Si sono coniate monete d'argento da 1 e da 2 lat. Il lat si divide in 100 santim.