luminare s. m. [dal lat. lumĭnar o luminare (der. di lumen -mĭnis "lume") "finestra, apertura che dà luce" e nel lat. tardo (sempre al plur., luminaria) "luce; astro; lampada, fiaccola" e sim.]. - [persona [...] insigne per somma dottrina, talvolta iron.: un l. del foro] ≈ autorità, (roman.) capoccione, celebrità, (fam.) grosso calibro, (fam.) pezzo grosso (o da novanta), (pop.) professorone ...
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ponente /po'nɛnte/ s. m. [dal lat. mediev. ponens -entis, propr. part. pres. del lat. ponĕre "porre", che nella tarda latinità significa anche "tramontare"]. - (geogr.) [parte dell'orizzonte dove tramonta [...] il sole] ≈ (lett.) occaso, occidente, ovest. ↔ est, levante, oriente ...
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pontatico /pon'tatiko/ s. m. [dal lat. mediev. pontaticum, der. del lat. pons pontis "ponte"] (pl. -ci). - (stor.) [tassa imposta sul passaggio di un ponte] ≈ pontaggio. ...
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cerchio /'tʃerkjo/ (ant. cerco) s. m. [lat. circŭlus; la forma cerco è il lat. circus]. - 1. (geom.) [la superficie piana racchiusa da una circonferenza] ≈ Ⓖ (ant., fam.) tondo. ‖ circolo, circonferenza. [...] 2. [striscia di metallo o legno per stringere le doghe di botti, tini e sim.] ● Espressioni: fig., dare un colpo al cerchio e uno alla botte [non prendere partito tra due posizioni] ≈ barcamenarsi, destreggiarsi, ...
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scuotere /'skwɔtere/ (pop. o poet. scotere) [lat. tardo ✻exquŏtĕre, rifacimento del lat. excutĕre "far cadere, gettar giù"] (io scuòto, ecc.; pass. rem. scòssi, scotésti, ecc.; part. pass. scòsso; fuori [...] d'accento le forme senza dittongo [scotiamo, ecc.] si alternano con le forme dittongate [scuotiamo, ecc.], che oggi però prevalgono decisamente). - ■ v. tr. 1. a. [scrollare con energia: le ondate scuotevano ...
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porcellana² s. f. [lat. pop. ✻porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca, alteraz. di portulaca "portulaca"]. - (bot.) [nome di piante molto comuni, appartenenti alla famiglia portulacacee, diffuse nelle [...] regioni calde] ≈ [→ PORCACCHIA] ...
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cesoia /tʃe'zoja/ (pop., tosc., cisoia) s. f. [lat. ✻caesōria, neutro plur., lat. tardo cisōria, der. di caedĕre "tagliare"]. - 1. [al plur., utensile per tagliare, spec. quello usato nel giardinaggio] [...] ≈ ‖ roncola. ⇑ forbici. 2. (mecc.) [macchina per tagliare a freddo lamiere, nastri e sbarre metalliche] ≈ cesoiatrice, trancia, tranciatrice ...
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-abile [dal lat. -(a)bĭlis]. - Suff. derivato di agg. tratti da verbi della coniug. in -are; i derivati hanno senso passivo ed esprimono la possibilità o la necessità di quanto predicato dal verbo: applicabile, [...] esecrabile, indimenticabile, mangiabile; in lat. il suff. era adoperato talvolta con valore attivo; di qui, per es., miserabile, stabile; per estens., il suff. è usato, sebbene più raramente, per trarre aggettivi da nomi: carrabile, tascabile. ...
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cesura /tʃe'zura/ s. f. [dal lat. caesura (propr. "taglio", e nel lat. tardo "cesura metrica"), der. di caedĕre "tagliare", calco del gr. tomḗ]. - 1. (metr.) [sospensione all'interno di un verso che coincide [...] sempre con la fine di parola] ≈ ⇑ pausa. 2. (fig.) [il venir meno di uno stato di continuità] ≈ frattura, iato, interruzione, rottura, separazione, soluzione di continuità ...
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LAT
. Moneta unitaria della Lettonia (dal 10 novembre 1922); il lat aureo base contiene g. 0,2903 d'oro puro, a somiglianza del franco francese. Si sono coniate monete d'argento da 1 e da 2 lat. Il lat si divide in 100 santim.