polinosico
polinòṡico agg. [comp. di poli(merizzazione), (raio)n e (cellul)os(a), col suff. aggettivale -ico] (pl. m. -ci). – Fibre p.: fibre cellulosiche caratterizzate, rispetto ai comuni raion, da [...] resistenza all’allungamento a umido, ottima stabilità dimensionale, maggiore tenacità; da sole o in mischia con cotone, lana, lino, sono molto usate per tessuti da camiceria, biancheria, vestiti da lavoro, impermeabili e altri prodotti industriali ...
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cerasina2
ceraṡina2 s. f. [der. del lat. cerăsum «ciliegia»]. – In chimica organica, nome di sostanze di diversa provenienza, tra cui varî coloranti azoici, capaci di tingere in color rosso ciliegia [...] la lana e la seta in ambiente acido. ...
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eritrosina
eritroṡina s. f. [comp. di eritro- e (eo)sina]. – Nome di alcuni coloranti organici, derivati dalla fluoresceina, usati per tingere la seta e la lana, per colorare carta o paglia, e anche [...] come sensibilizzatori fotografici ...
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pullover
pullòver s. m. [dall’ingl. pull-over 〈pul óuvë〉, propr. «tira sopra»]. – Indumento, maschile o femminile, di maglia di lana o di altre fibre, per lo più con maniche, chiuso sul davanti con scollatura [...] a V o a giro collo, che si indossa di solito, infilandolo dalla testa, sopra la camicia: un p. di cachemire; mettersi, togliersi il pullover. ◆ Dim. pulloverino ...
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lisciare
v. tr. [der. di liscio1] (io lìscio, ecc.). – 1. a. Rendere liscia, cioè levigata, piana, ben distesa, forbita una superficie, passandovi sopra più volte uno strumento, un panno o altro mezzo [...] adatto, talora anche la mano: l. il marmo; l. il legno con la pialla; l. il velluto; l. la lana, nell’industria tessile, eseguirne la lisciatura; l. il pelo al gatto, anche per carezzarlo; lisciarsi i capelli, ravviarli, pettinarli con cura per farli ...
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passatempo
passatèmpo s. m. [comp. del tema di passare e tempo; nel sign. 3, tempo significa «tempo cattivo»]. – 1. a. Occupazione gradevole e poco impegnativa che serve a far passare piacevolmente il [...] religiosi, che, adatto a difendere dal freddo, si diffuse poi più largamente nei secoli 12°-14°, cortissimo nel costume maschile e più lungo per le donne, confezionato in panno di lana di tipico colore rosso e foderato di vaio o di altra pelliccia. ...
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lisciatore
lisciatóre s. m. [der. di lisciare]. – 1. (f. -trice) Operaio che in varie attività industriali (lavorazione della lana, cartotecnica, conceria, ecc.) è addetto alle operazioni di lisciatura, [...] lucidatura e simili. 2. Tipo di laminatoio che ha il compito, nella lavorazione dei tubi, di assicurare a questi uno spessore costante delle pareti e superfici lisce ...
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aitanza
s. f. [der. di aitante], non com. – Aspetto, portamento aitante: calzando ciocie di pelle e gambiere di corda e lana colorata, vengono giù con grande a. uomini con una fune rigirata intorno al [...] collo (A. Baldini) ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le [...] fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali (lanital), costituite da proteine o, rispettivam., da proteine modificate. ...
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talpa
s. f. [lat. talpa; cfr. topo1]. – 1. a. Genere di insettivori sotterranei (lat. scient. Talpa) della famiglia talpidi, che comprende una ventina di specie europee e asiatiche (delle quali tre, [...] galleria e dei binarî provvisorî che consentono l’avanzamento della macchina stessa. 6. Denominazione commerciale di un tessuto di lana pura o in mischia con fibre sintetiche, realizzato con armatura a tela e sottoposto quindi a follatura, garzatura ...
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Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale.
Caratteristiche...
Comune della prov. di Bolzano (36,1 km2 con 10.912 ab. nel 2008).
Nella parrocchiale (15° sec.) si conserva un importante altare gotico intagliato in legno (H. Schnatterpeck, 1503).