gabardine
〈ġabardìn〉 s. f., fr. [dallo spagn. gabardina, der. di gabán «gabbano», incrociato con tabardina, dim. di tabardo «tabarro»]. – Stoffa di lana o cotone, per lo più tessuta a diagonale, adatta [...] per abiti e soprabiti di media pesantezza, facilmente impermeabilizzabile. Per estens., il soprabito stesso: indossava una bella g. (in questo sign., in ital. anche al masch.: un bel gabardine). ◆ Disus. ...
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pernice
s. f. [lat. perdix -īcis, dal gr. πέρδιξ -ικος, connesso già dagli antichi con il tema di πέρδομαι «emettere peti», con riferimento generico al rumore che fa l’uccello (prob. la coturnice o la [...] che sia il taglio del marmo; se ne conoscono varietà a fondo bianco, grigio, rosso. c. Tipo di tessuto, generalmente in lana e impiegato per abiti da uomo, realizzato alternando nell’orditura e tessitura due fili chiari e due fili scuri, così da ...
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nitrosile
s. m. [der. di nitroso, col suff. -ile]. – In chimica, nome del radicale −NO (derivante dall’acido nitroso per eliminazione dell’idrossile), legato a un radicale acido: cloruro di n., di formula [...] NOCl, gas giallo rossastro usato per sbiancare la farina e per rendere la lana meno soggetta al ritiro; solfato acido di n., composto che si forma nelle camere di piombo dell’industria dell’acido solforico. Il termine è usato anche come prefisso, ...
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bavera
bàvera s. f. [da bavero]. – Corta mantelletta da donna, rotonda, di lana o di pelliccia, che scende dal collo fino a coprire le spalle. ◆ Dim. baverina (v. la voce). ...
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lanocerico
lanocèrico agg. [comp. di lana e cera1]. – In chimica organica, acido l., acido grasso superiore, saturo, a 30 atomi di carbonio, isolato dalla lanolina; è un solido bianco, insolubile in [...] acqua ...
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cinto2
cinto2 s. m. [lat. cĭnctus -us, der. di cingĕre «cingere»]. – 1. Cintura: Qui [vedi] le donne alle veglie lucenti De’ monili far pompa e de’ cinti (Manzoni). In partic.: c. verginale, cintura [...] di lana che portavano le fanciulle greche e che veniva sciolta dallo sposo la prima sera delle nozze; di qui, fig., togliere o sciogliere il c. verginale, togliere la verginità; c. di castità (v. cintura, n. 1 d). 2. C. erniario, apparecchio per la ...
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treccia
tréccia s. f. [forse lat. *trichia, dal gr. tardo τριχία «corda, fune», der. di (o affine a) ϑρίξ τριχός «capello»] (pl. -ce). – 1. Gruppo di tre ciocche di capelli lunghi che vengono tessute [...] ai tredici anni; t. lunghe, corte, bionde, nere. 2. Gruppo, insieme di fili o nastri di fibre varie (seta, cotone, lana, filati artificiali, paglia, ecc.), o anche di sottili strisce di pelle e cuoio o altri materiali, intrecciato per varî usi. In ...
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prunella1
prunèlla1 s. f. [dal fr. prunelle, der. di prune «prugna»; nel sign. 2, prob. con allusione al colore]. – 1. Tipo di acquavite ottenuta dalla distillazione delle prugne. 2. Stoffa di lana sottile [...] e resistente, lucida, per lo più scura o nera, usata un tempo soprattutto per scarpe da donna ...
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orbace
s. m. [dal sardo orbaci, che è dall’arabo al-bazz «tela, stoffa», come l’ital. ant. albagio]. – Tessuto realizzato con metodi artigianali e composto da grossi filati di lana grezza di Sardegna, [...] molto resistente e impermeabile, e caratterizzato da una irregolarità del filato più o meno marcata; usato, spec. nel passato, per mantelli, cappotti, coperte e, ancora oggi, per costumi locali sardi, ...
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aurotina
s. f. [der. del lat. aurum «oro», per il colore]. – Sostanza colorante organica artificiale, derivata dalla fenolftaleina; si presenta come una polvere giallo-arancio, capace di tingere la lana [...] in bagno acido ...
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Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale.
Caratteristiche...
Comune della prov. di Bolzano (36,1 km2 con 10.912 ab. nel 2008).
Nella parrocchiale (15° sec.) si conserva un importante altare gotico intagliato in legno (H. Schnatterpeck, 1503).