nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche [...] terra, rami e fuscelli intrecciati, sia utilizzando cavità e ripari naturali che poi rivestono internamente con piume, paglia, muschio, lana o altro materiale morbido: un n. di passero, di sparviero, di aquila; n. di rondine, il nido della salangana ...
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stalagmometro
stalagmòmetro s. m. [comp. del gr. στάλαγμα «goccia» e -metro]. – 1. In fisica, dispositivo per misurazioni relative di tensione superficiale di un liquido, costituito da una pipetta terminante [...] calcolare, per mezzo di una formula, la tensione superficiale del liquido in esame. 2. Apparecchio per saggi sui tessuti di lana o di cotone al fine di stabilire in qual misura essi siano impermeabili all’acqua: un ritaglio del tessuto in esame ...
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calza
s. f. [lat. mediev. calcea, der. di calx calcis «tallone»]. – 1. Indumento che ricopre il piede e la gamba, anche oltre il ginocchio, proteggendo dal freddo, dalla polvere e dallo sfregamento delle [...] estremità contro la tomaia della scarpa: calze di filo, di cotone, di lana, di nailon, ecc.; calze da donna, da uomo; c. corte, o calzini (sotto al ginocchio), c. lunghe; mettersi, infilarsi, tirarsi su le c.; fermare le c. con l’elastico, con le ...
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Loden
‹lóodën› s. m., ted. [voce germ. di origine incerta; cfr. ant. alto ted. lodo «abito di tela ruvida»]. – 1. Tessuto di lana cardata, a struttura compatta, con le fibre superficiali lavorate a pelo [...] e disposte tutte nello stesso senso, in modo da favorire lo scorrimento della pioggia e da rendere così il tessuto praticamente impermeabile; tradizionalmente usato nei costumi tipici austriaci, trova ...
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stamaiolo
stamaiòlo (o stamaiuòlo) s. m. [der. di stame], ant. – Lavoratore o venditore di stame (la parte più fine e resistente della lana): egli fu già in Firenze ... uno stamaiuolo, il quale fu chiamato [...] Gianni Lotteringhi (Boccaccio) ...
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calzetta
calzétta s. f. [dim. di calza]. – 1. a. region. Calza per bambini, calzino. b. Calza in genere, e spec. la calza di lana, fatta a mano, in frasi spreg. come: ma vada a far la c.!; sarebbe meglio [...] che facesse la c., e simili, riferite in passato (oggi ormai in disuso perché anacronistiche) a donna desiderosa di emanciparsi attraverso un lavoro o attività per i quali non è giudicata adatta o capace. ...
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stame
s. m. [lat. stamen -mĭnis, con le accezioni del n. 1; il sign. botanico ne deriva per la forma di filamento dello stame]. – 1. a. Nell’industria tessile, la parte più lunga della fibra di lana, [...] impiegata per tessuti di particolare qualità per la sua maggiore filabilità e finezza. b. Nell’industria tessile, sinon. di ordito. c. Più genericam., filo, soprattutto in quanto viene filato: avea costui ...
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nigrosina
nigroṡina s. f. [der. del lat. niger «nero»]. – Nome generico di coloranti basici ottenuti per reazione del nitrobenzene con l’anilina in presenza di ferro e cloruro ferroso, che si presentano [...] diversi; le nigrosine insolubili e quelle solubili in alcole si usano per preparare lacche, per colorare cere e materie plastiche, quelle solubili in acqua si impiegano nella tintura di cotone, lana, seta, carta e nella preparazione di inchiostri. ...
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camaglio
camàglio s. m. [dal fr. camail, voce di origine provenz.]. – 1. Parte di armatura medievale costituita di maglie di acciaio e di ottone usata a protezione del collo e delle spalle; un tipo speciale [...] veniva adoperato per proteggere la testa dei cavalli. 2. Per analogia (letter.), cappuccio di lana, passamontagna: egli volava a grande altezza, e la rapidità gli sferzava il viso entro il c. (D’Annunzio). ...
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Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale.
Caratteristiche...
Comune della prov. di Bolzano (36,1 km2 con 10.912 ab. nel 2008).
Nella parrocchiale (15° sec.) si conserva un importante altare gotico intagliato in legno (H. Schnatterpeck, 1503).