pannina
s. f. [der. di panno], non com. – Panno di lana in pezza; per lo più, al sing. o al plur., come nome collettivo: fabbrica, mercante di pannina o di pannine. ...
Leggi Tutto
boffice
bòffice agg. e s. m. [voce fonosimbolica]. – 1. agg. Soffice, morbido, detto della lana, del cotone o anche del pane ben cotto; di persona, grassoccio. 2. s. m., letter. Morbidezza. ◆ Accr. bofficióne [...] s. m. (f. -a), persona grassoccia e lenta ...
Leggi Tutto
apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] ) dove sono localizzate le cellule meristematiche (v. meristema). 3. Presso gli antichi Romani: a. Verghetta d’olivo rivestita di lana in cima al berretto bianco del flamine; per metonimia, il berretto stesso del flamine a forma di cono, ornato della ...
Leggi Tutto
danda
s. f. [voce onomatopeica, che rende l’idea del dondolare]. – 1. Ciascuna delle due strisce di lana tessuta, di canapa o tela, con le quali, soprattutto in passato, si reggevano di dietro i bambini [...] ai primi passi; per lo più al plur., le dande. In senso fig.: ha bisogno delle d., di chi procede sorretto, guidato in qualche cosa. 2. In passato, ciascuna delle due strisce di panno pendenti dalle spalle ...
Leggi Tutto
lame
lamé agg. fr. [propr. «laminato», der. di lame «lamina»], usato in ital. come agg. e come s. m. – Tessuto composto di fili di seta o di lana intrecciati con fili metallici, dorati o argentati (o, [...] più modernamente, di materiale sintetico leggero e lucente), che lo rendono rigido, sostenuto e brillante: un tessuto lamé; un abito da sera di lamé. Talvolta viene detto in ital. laminato o lamato, meno ...
Leggi Tutto
castoro
castòro s. m. [dal lat. castor -ŏris, gr. κάστωρ -ορος]. – 1. Genere di roditori (lat. scient. Castor), l’unico oggi sopravvissuto dei numerosi generi che costituivano la famiglia castoridi, [...] del castoro, che si utilizza per la fabbricazione di feltri: cappello, berretto di castoro. 3. Tessuto pregevole e pesante di lana cardata, morbido e leggermente vellutato, che s’adopera specialmente per abiti o cappotti da uomo. 4. Lo stesso che ...
Leggi Tutto
saglia
sàglia s. f. [variante settentr., per ipercorrezione, di saia]. – Tessuto di lana con diritto e rovescio, ad effetto diagonale, fabbricato con armatura di saia e usato principalmente per abiti [...] maschili. Per estens., tessuto di seta (la cosiddetta levantina) o di cotone, di analoga tessitura, usato per foderame ...
Leggi Tutto
barracano
(o baracano) s. m. [dall’arabo barrakān; v. baracane]. – Veste caratteristica dell’Africa settentr., costituita da una lunga pezza di stoffa rettangolare bianca che avviluppa due volte il corpo; [...] è comune a uomini e donne, musulmani ed ebrei locali; confezionata in origine solo in lana e pelo di cammello, è usata ora anche in seta o cotone. ...
Leggi Tutto
intignare
v. intr. [der. di tigna, tignola] (io intigno, ... noi intigniamo, voi intignate, e nel cong. intigniamo, intigniate; aus. essere). – 1. a. Essere roso, danneggiato dalle tignole: pelli soggette [...] a intignare; anche con la particella pron.: proteggere la lana con la naftalina perché non s’intigni. b. estens., non com. guastarsi, detto per es. del grano per l’azione di parassiti. 2. Ammalarsi di tigna. Per estens., perdere in tutto o in parte ...
Leggi Tutto
intignatura
s. f. [der. di intignare]. – L’intignare, l’intignarsi, e più spesso l’effetto, cioè la roditura fatta dalle tignole: un panno di lana pieno d’intignature. ...
Leggi Tutto
Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale.
Caratteristiche...
Comune della prov. di Bolzano (36,1 km2 con 10.912 ab. nel 2008).
Nella parrocchiale (15° sec.) si conserva un importante altare gotico intagliato in legno (H. Schnatterpeck, 1503).