caccola
càccola s. f. [der. di cacca], pop. – 1. Sterco che si attacca alla lana delle pecore. 2. Il muco che si rapprende entro le narici; anche, cispa degli occhi. 3. fig., non com. Ciarla, pettegolezzo; [...] in questo senso, solo al plur. (e per lo più al plur. anche nei sign. prec.). Nel gergo teatrale, ogni mezzo grossolano con cui l’attore di scarse capacità cerca di dar colore e rilievo alla sua azione ...
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chioma
chiòma s. f. [lat. *clŏma, da cŏmŭla dim. di cŏma «chioma»]. – 1. Capigliatura lunga e abbondante; poet. e scherz., l’insieme dei capelli: ch. folta, bionda, nera, sciolta, fluente; nel plur. [...] di un albero o di un arbusto: tra le chiome D’antica selva zefiro scorrendo (Leopardi). b. Il pennecchio del lino, della lana, della canapa; trarre la ch. alla rocca (o alla conocchia), filare: L’altra, traendo a la rocca la chioma, Favoleggiava con ...
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zeccolo
zéccolo s. m. [variante di zeccola]. – 1. non com. Zeccola. 2. estens. a. Grumo di lana non bene scardassato. b. Stecco o spino rimasto nella paglia. c. Frammento più o meno grande del legno [...] decomposto dalla carie nel tronco dei castagni; gli zeccoli, che si trovano più o meno copiosi in mezzo al terriccio di castagno che si usa in floricoltura, non sono dannosi alle coltivazioni ...
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cache-nez
‹kaš né› s. m., fr. (propr. «nascondi-naso»). – Sciarpa di lana o di seta che, avvolta intorno al collo, ricopre la bocca e il naso durante i grandi freddi. ...
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iacarandina
s. f. [der. di iacaranda]. – Sostanza colorante contenuta in una pianta del genere iacaranda (Jacaranda ovalifolia); si presenta in cristalli aghiformi o laminari usati per colorare la lana [...] in giallo ...
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monachino1
monachino1 agg. e s. m. [der. di monaco], ant. – Colore bruno scuro tendente al rosso: pareagli ch’ella fosse in gonnella monachina (Sacchetti). Panno m. (o anche soltanto monachino s. m.), [...] panno, spec. di lana, di tale colore, usato in passato per le vesti dei monaci: abito di monachino. ...
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ginerio
ginèrio s. m. [lat. scient. Gynerium, comp. del gr. γυνή «donna» e ἔριον «lana», per l’aspetto piumoso delle infiorescenze femminili]. – 1. Genere di piante graminacee, con una sola specie, Gynerium [...] sagittatum, dell’America Centr. e Merid., coltivata per ornamento nei paesi caldi: è un’erba perenne che può raggiungere 8 m di altezza, di cui uno appartiene alla fitta pannocchia. 2. Pianta del genere ...
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ginestrella
ginestrèlla s. f. [dim. di ginestra]. – Pianta delle leguminose papiglionacee (Genista tinctoria), che si trova nei boschi e nei pascoli anche in Italia, e di cui un tempo si usavano i fiori [...] e le foglie per tingere in giallo la lana e per miniare. È anche nome di altre piante, come per es. il dondolino. ...
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cartafeltro
cartaféltro s. f. [comp. di carta e feltro] (pl. carteféltro). – Impasto di carta con fibre tessili naturali (cotone, iuta, lana), destinato a essere impregnato di bitume per formare i cartoni [...] catramati o bitumati (o cartonfeltri) ...
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sbrendolare
v. intr. [der. di sbrendolo] (io sbréndolo o sbrèndolo, ecc.; aus. avere), region. – Cascare a pezzi, penzolare in brandelli: portava ... calzoni vecchi e rattoppati, e calze di lana che [...] gli sbrendolavano giù sui calcagni (Ed. Calandra). ◆ Part. pass. sbrendolato, anche come agg.: un vestito, un cappotto tutto sbrendolato; per estens.: la nera nuvolaglia sbrendolata e raminga (Pirandello) ...
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Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale.
Caratteristiche...
Comune della prov. di Bolzano (36,1 km2 con 10.912 ab. nel 2008).
Nella parrocchiale (15° sec.) si conserva un importante altare gotico intagliato in legno (H. Schnatterpeck, 1503).