palagio
palàgio s. m. – Variante letter., e ormai ant., di palazzo: E in questo, ragionando, hanno veduto Un bel p. in mezzo del deserto (Pulci); vedrà sovente Ire e tornar dal tuo p. i primi D’arte [...] : tutto pesto e tutto rotto il trassero delle mani e menaronnelo a palagio (Boccaccio). È forma conservata tuttora, per tradizione, nella denominazione di alcuni palazzi storici di Firenze: Palagio di Parte Guelfa, Palagio dell’Arte della Lana. ...
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carello
carèllo s. m. [dal fr. ant. carrel (mod. carreau), che è il lat. *quadrellus, der. di quadrus «quadrato»], ant. – Cuscino o basso sgabello ricoperto di cuoio, lana, velluto, usato per posarvi [...] i piedi, per inginocchiarvisi o anche per sedere: le cortine del letto abbattute, a piè di quello in un canto sopra un c. si pose a sedere (Boccaccio) ...
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smirne
s. m., invar. – Nome generico (più spesso tappeto di Smirne) con il quale sono noti tappeti a lana alta prodotti nella città turca di Smirne (nell’Anatolia) e nella regione circostante; caratterizzati [...] da un eclettismo condizionato dalle esigenze del mercato europeo e da una fondamentale grossolanità del disegno e dell’esecuzione, gli smirne rappresentano ora un tipo di prodotto puramente commerciale, ...
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vestire
v. tr. [lat. vĕstīre, der. di vestis «veste»] (io vèsto, ecc.). – 1. a. Mettere le vesti indosso (ad altri): v. il bambino, v. i ragazzi con gli abiti della festa; v. la bambola; nell’uso letter., [...] e gli ospiti arriveranno tra poco. Specificando: vestirsi con abiti pesanti; vestirsi da estate, da inverno; vestirsi di cotone, di lana; vestirsi in divisa, in borghese, in costume, in maschera (o da maschera); vestirsi di rosso, d’azzurro, ecc. Con ...
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bureau
‹büró› s. m., fr. [der. di bure, un tessuto grossolano di lana bigia di cui si foderavano le scrivanie]. – 1. Scrivania; il termine è noto nell’uso internazionale soprattutto per designare scrivanie [...] d’antiquariato: un b. del 16° secolo; b. plat, b.-secrétaire (v. secrétaire), ecc. 2. Ufficio; in partic., l’ufficio di ricezione e di contabilità di un albergo. ◆ Col sign. di ufficio, è adattato spesso ...
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vestito2
vestito2 s. m. [lat. vestītus -us, der. di vestire «vestire»]. – Quanto serve a vestire, cioè a coprire la persona, limitatamente ai capi di vestiario esterni, che s’indossano sopra la biancheria, [...] da uomo (formato di giacca e calzoni, eventualmente gilè), da donna (intero, o gonna e giacca, ecc.); un v. di cotone, di lana; v. leggero, pesante; v. da inverno, da estate, da mezza stagione; v. da festa, da lavoro; il v. buono, per la festa ...
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olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di [...] e la raffinazione delle mezzepaste. b. Apparecchiatura, analoga alla precedente, con cui si sottopongono a lavaggio i fiocchi di lana. 4. s. m. Surrogato del caffè a base di cicoria. ◆ Dim. olandesino, com. soprattutto al femm. olandesina, come sost ...
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tweed
〈tu̯ìid〉 s. ingl. (pl. tweeds 〈tu̯ìid∫〉), usato in ital. al masch. – Nome commerciale di una stoffa di lana cardata, originariamente fabbricata in Scozia per scialli, oggi molto usata nell’abbigliamento [...] sportivo maschile e femminile, che si presenta normalmente come un tessuto ruvido sabbiato a due colori ...
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spidocchiare
v. tr. [der. di pidocchio, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spidòcchio, ecc.). – Liberare dai pidocchi, levare i pidocchi: s. un cane, un bambino, la maglia di lana; nel rifl., togliersi [...] i pidocchi di dosso ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese [...] fibre tessili; in partic., di composti azoderivati quali, per es., il r. d’antracene, il r. cocciniglia, usati per tingere la lana, il r. Congo, il r. di metile, utilizzati come indicatori. Rosso d’alcanna, altro nome dell’alcannina; r. di cromo (o ...
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Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine vegetale o minerale.
Caratteristiche...
Comune della prov. di Bolzano (36,1 km2 con 10.912 ab. nel 2008).
Nella parrocchiale (15° sec.) si conserva un importante altare gotico intagliato in legno (H. Schnatterpeck, 1503).