pelargonidina
s. f. [der. di pelargonio]. – Sostanza organica, antocianidina, presente come glicoside nei fiori di pelargonio; il suo cloruro è capace di tingere la lana mordenzata in rosso porpora e [...] il cotone mordenzato in rosso bluastro. ...
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cartafeltro
cartaféltro s. f. [comp. di carta e feltro] (pl. carteféltro). – Impasto di carta con fibre tessili naturali (cotone, iuta, lana), destinato a essere impregnato di bitume per formare i cartoni [...] catramati o bitumati (o cartonfeltri) ...
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rasato
agg. [der. di raso2]. – Tessuto r. (o anche satinato), e come s. m. rasato, tipo di tessuto a superficie liscia, senza peluria o rilievi dovuti all’armatura o alla rifinizione, con il disegno [...] a rilievo, fabbricato con fibre varie: tessuti r. (o rasati) dilana (gabardine, freschi, ecc.), dicotone (batista, olona, rasatello, ecc.), di velluto (o velluti r., v. velluto2). ...
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lucchesina
luccheṡina s. f. [der. di lucchese]. – Nome dato un tempo nel Lazio e nell’Umbria a un tipo di coperta da letto, dicotone bianco pesante, o, più raram., dilana (a Roma detta anche coperta [...] di Lucca). ...
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stoffa
stòffa s. f. [dal fr. ant. estoffe, voce di origine franca]. – 1. Qualsiasi tipo di tessuto usato per confezionare capi di biancheria e di abbigliamento, o per tappezzeria: per un taglio d’abito [...] un vestito; la s. del sofà è ormai vecchia e logora; una s. di buona qualità, di qualità scadente; stoffa dilana, dicotone, di fibre sintetiche; negozio di stoffe; commerciare in stoffe. 2. fig. a. Qualità naturale, disposizione innata necessaria ...
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polinosico
polinòṡico agg. [comp. di poli(merizzazione), (raio)n e (cellul)os(a), col suff. aggettivale -ico] (pl. m. -ci). – Fibre p.: fibre cellulosiche caratterizzate, rispetto ai comuni raion, da [...] grado di polimerizzazione della cellulosa, maggiore solforazione dell’alcalicellulosa, ecc.) che conferiscono loro più alta resistenza all’allungamento a umido, ottima stabilità dimensionale, maggiore tenacità; da sole o in mischia con cotone, lana ...
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misto
agg. e s. m. [lat. mĭxtus, part. pass. di miscere «mescolare»]. – 1. agg. Detto di ciò che è mescolato insieme con altre cose o con altri elementi, con i quali si fonde in modo più o meno omogeneo. [...] di alunni di ambedue i sessi; filato m. (e analogam., tessuto m., lana m., panno m., ecc.), composto di fibre di differente specie, quali, per es., i filati e tessuti dilana e poliestere, di un m. di seta e di raion, un m. di lino e cotone (nel ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto [...] siamo in salvo (Manzoni). Con valore collettivo, il complesso di ciò che si possiede, dei proprî beni, mobili e immobili un autocarro. 2. a. Stoffa, tessuto: di che r. è fatto questo vestito?; r. dilana, dicotone, ecc.; r. buona, fine, grossolana, ...
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vestito2
vestito2 s. m. [lat. vestītus -us, der. di vestire «vestire»]. – Quanto serve a vestire, cioè a coprire la persona, limitatamente ai capi di vestiario esterni, che s’indossano sopra la biancheria, [...] fam., e inoltre ha alcuni usi proprî: un v. completo da uomo (formato di giacca e calzoni, eventualmente gilè), da donna (intero, o gonna e giacca, ecc.); un v. dicotone, dilana; v. leggero, pesante; v. da inverno, da estate, da mezza stagione; v ...
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saglia
sàglia s. f. [variante settentr., per ipercorrezione, di saia]. – Tessuto dilana con diritto e rovescio, ad effetto diagonale, fabbricato con armatura di saia e usato principalmente per abiti [...] maschili. Per estens., tessuto di seta (la cosiddetta levantina) o dicotone, di analoga tessitura, usato per foderame. ...
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POPELINE
Giovanni Treccani
. Tessuto leggiero di lana, di cotone o di rayon, di solito tinto in pezza., È caratterizzato dall'avere l'ordito molto più fitto della trama (circa il doppio), ciò che produce cannette uniformi, più o meno marcate,...
Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, sono i materiali costitutivi degli organi...