disfare
v. tr. [comp. di dis-1 e fare] (pres. indic. disfàccio o disfò o disfo, disfài o disfi, disfà o disfa, disfacciamo o disfiamo, disfate, disfanno o dìsfano; pres. cong. disfàccia o disfi, disfacciamo [...] : E sì le vene e ’l cor m’asciuga e sugge, Che ’nvisibilemente i’ mi disfaccio (Petrarca); disfarsi in lacrime, in pianto, piangere dirottamente; disfarsi dalle risa, ridere smoderatamente. 3. rifl. Disfarsi di una cosa, darla via: voglio disfarmi ...
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rivo
s. m. [lat. rīvus; v. rio2 e rigagnolo], letter. – 1. Piccolo corso d’acqua, ruscello: lucidi, freschi r. e snelli (Petrarca); Tu sol mi ascolti, o solitario rivo, Ove ogni notte Amor seco mi mena [...] ). 2. Più genericam., riferito ad altri liquidi scorrenti: rivi di petrolio, di lava; iperb., delle lacrime e del sangue: trar dagli occhi lacrimosi r. (Ariosto); in quella atroce battaglia il sangue scorse a rivi, in grande abbondanza. Anche fig ...
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querela
querèla s. f. [dal lat. querela (con tutti e due i sign.), der. di queri «lagnarsi»]. – 1. letter. a. Lamento, parole lamentose: Già desïai con sì giusta querela ... farmi udire (Petrarca); di [...] querele empiendo e di sospiri I fòri ed i teatri (Parini); Quante q. e lacrime Sparsi (Leopardi); A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo (Manzoni); anche, ma raram., lamento di animali: echeggiano le rane Con la q. sempre ...
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spargere
spàrgere v. tr. [lat. spargĕre] (io spargo, tu spargi, ecc.; pass. rem. sparsi, spargésti, ecc.; part. pass. sparso e ant. sparto). – 1. a. Gettare, versare più o meno uniformemente in punti [...] ; la lampada spargeva per la stanza un chiarore incerto. b. Con riferimento a sostanze liquide, effondere, versare: s. lacrime, piangere; s. sangue, in senso fig., commettere, o provocare, uccisioni e ferimenti: uno spietato tiranno che ha sparso ...
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forbire
v. tr. [dal germ. furbjan] (io forbisco, tu forbisci, ecc.). – Nettare, pulire, spec. metalli, stoviglie, cristalli, ecc., conferendo loro lucentezza; anche, con senso più generico, pulire, tergere: [...] La bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a’ capelli Del capo ch’elli avea di retro guasto (Dante); forbirsi le lacrime. Nel rifl., e con uso fig.: Dai lor costumi fa che tu ti forbi (Dante). ◆ Part. pass. forbito, frequente come agg ...
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extrafondente
s. m. e agg. Cioccolato che contiene una percentuale molto elevata di cacao; altamente fondente. ◆ «Amaro» come un bon bon extrafondente anche il giudizio del presidente del movimento nazionale [...] Slow Food, Carlo Petrini: «Mi sembra che i nostri politici a Bruxelles piangano lacrime di coccodrillo». (Giornale, 17 gennaio 2003, p. 13, Scienze) • Ad andare a ruba è la specialità della casa: il «Buosino», una miscela di poco caffè e tanto ...
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strappalacrime
strappalàcrime agg. [comp. di strappare e lacrima], invar. – Che provoca le lacrime, che induce facilmente al pianto, per il contenuto, lo svolgimento, il tono troppo sentimentali (per [...] lo più iron. o spreg.): un film, uno sceneggiato televisivo, un romanzo strappalacrime ...
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sparso
agg. [part. pass. di spargere]. – 1. a. Messo, collocato, o che comunque si trova qua e là: riordinare le schede s. sulla scrivania; case s. sulla collina; agenti di polizia s. un po’ dappertutto; [...] c. letter. Cosparso: colline ridenti s. di case; avanti giorno, le strade eran di nuovo s. di crocchi (Manzoni); E di lacrime sparso ambe le guance (Leopardi); soffuso: aveva il viso s. di rossore. 2. Nel linguaggio milit., ordine s., formazione che ...
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impietosire
v. tr. [der. di pietoso] (io impietosisco, tu impietosisci, ecc.). – Muovere a pietà: con le sue lacrime è riuscito a impietosirlo; non mi lascerò i. dai suoi piagnistei. Come intr. pron., [...] impietosirsi, muoversi a pietà: s’impietosì alla vista di tante miserie; mi impietosisco quando mi racconta i suoi guai; dalle aurate volte A lei l’impietosita Eco rispose (Parini) ...
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lenire
v. tr. [dal lat. lenire, der. di lenis «lene»] (io lenisco, tu lenisci, ecc.). – Rendere più lieve e più sopportabile, mitigare, addolcire, alleviare: l. il dolore, fisico e morale; l. le acute [...] sai né puoi lenir (Carducci). ◆ Part. pres. leniènte, raro come agg. (che lenisce o ha capacità di lenire) e ant. come s. m. (rimedio lenitivo): ella terse con man leniente le lacrime (D’Annunzio); qualche blando innocentissimo leniente (Morgagni). ...
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LACRIME DI GIOBBE
Emilio Chiovenda
Nome italiano della Coix lacryma Jobi L., della quale i monaci nel Medioevo ritenevano che i frutti lapidei fossero le lacrime di Giobbe o, secondo altri, di Mosè, di Cristo, di Maria. Coix è un genere della...
Lacrima
Gabriella Argentin
Le lacrime sono gocce di un liquido, secreto da apposite ghiandole dell'occhio (ghiandole lacrimali), che assolve la funzione di mantenere umida e detersa la superficie della cornea e della congiuntiva (v. il capitolo...