ingrossare
v. tr. e intr. [der. di grosso1] (io ingròsso, ecc.). – 1. tr. Rendere grosso o più grosso: a. Con riguardo al volume, alle dimensioni: E le labbra ingrossò quanto convenne (Dante), di serpe [...] che si tramuta in figura umana; l’umidità ha ingrossato il legno e la porta non si chiude bene; il caldo improvviso sciogliendo le nevi ha ingrossato i fiumi; anche, fare apparire più grosso, più voluminoso: ...
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tantalio
tantàlio s. m. [lat. scient. Tantalium, der. del nome del mitico Tàntalo, lat. Tantălus; fu così denominato dal suo scopritore A. G. Ekeberg perché non si scioglie negli acidi ed è quindi paragonabile [...] a Tantalo, condannato nell’oltretomba al supplizio di non poter bere l’acqua che lo circonda ma che sfugge alle sue labbra]. – Elemento chimico, di simbolo Ta, numero atomico 73, peso atomico 180,95, appartenente al 5° gruppo del sistema periodico, ...
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ventriloquo
ventrìloquo s. m. (f. -a) e agg. [dal lat. tardo ventrilŏquus, comp. di venter -tris «ventre» e tema di loqui «parlare» (calco del gr. ἐγγαστρίμυϑος), mediato dal fr. ventriloque]. – Persona [...] che ha l’abilità di parlare a bocca chiusa e tenendo le labbra immobili, così da far sembrare che non sia lei a parlare ma che le parole siano pronunciate da altre persone, o da pupazzi, oppure che abbiano origine dal ventre (di qui il nome): essere ...
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mussitazione
mussitazióne s. f. [dal lat. tardo mussitatio -onis «mormorio, borbottio»]. – Raro, il fatto di mussitare. In medicina, movimento delle labbra senza emissione di suoni, che talora si osserva [...] nel corso di processi tossinfettivi ...
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forbire
v. tr. [dal germ. furbjan] (io forbisco, tu forbisci, ecc.). – Nettare, pulire, spec. metalli, stoviglie, cristalli, ecc., conferendo loro lucentezza; anche, con senso più generico, pulire, tergere: [...] forbirsi le labbra col tovagliolo; La bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a’ capelli Del capo ch’elli avea di retro guasto (Dante); forbirsi le lacrime. Nel rifl., e con uso fig.: Dai lor costumi fa che tu ti forbi (Dante). ◆ Part ...
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forchetta
forchétta s. f. [dim. di forca]. – 1. In genere, sinon. di forcella, in varî suoi sign. 2. Utensile da tavola e da cucina, che serve per infilzare la carne o altri cibi solidi, tenerli fermi [...] umana, f. sternale, l’incisura mediana dell’estremo superiore dello sterno; f. della vulva, la commessura posteriore delle grandi labbra. b. Negli uccelli (anche osso a forchetta), sinon. di forcella. c. Nel cavallo, regione dello zoccolo, sinon. di ...
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avvizzire
v. intr. e tr. [der. di vizzo] (io avvizzisco, tu avvizzisci, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Diventare vizzo, raggrinzirsi, detto spec. dei frutti, dei fiori o della pelle del corpo umano: [...] della scuola (Pascoli). 2. tr. Con valore causativo, rendere vizzo, far diventare vizzo: quanti anni di stanchezza hanno avvizzito quelle labbra? (D’Annunzio). ◆ Part. pass. avvizzito, anche come agg.: mele avvizzite; viso avvizzito, pelle avvizzita. ...
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straripare
v. intr. [der. del lat. ripa «riva», col pref. stra-] (aus. essere o avere). – 1. Con riferimento a corsi (e anche a specchi) d’acqua in piena, traboccare sopra le rive o gli argini: a causa [...] : dal cuore in piena le straripava la gioia; l’allegria le straripava dagli occhi; guardò loro dietro ostilmente, stringendo le labbra per non lasciare s. il torrente impetuoso di collera che si scatenava nel suo cuore (Invernizio). 2. estens. e fig ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] o aperta o larga ‹ò› e la o chiusa o stretta ‹ó›, appartenenti entrambi alla serie velare: nella pronuncia dei due suoni le labbra sono arrotondate e spinte un poco in avanti, ma l’apertura di esse e l’abbassamento della lingua sono maggiori per la o ...
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lenire
v. tr. [dal lat. lenire, der. di lenis «lene»] (io lenisco, tu lenisci, ecc.). – Rendere più lieve e più sopportabile, mitigare, addolcire, alleviare: l. il dolore, fisico e morale; l. le acute [...] del male, gli spasimi della malattia; spalmare una pomata sulle ferite per lenirne il bruciore; l’angoscia Che nessuna dolcezza di labbra dischiuse Può lenire (Pavese); attenuare, calmare: dentro il tuo petto eterne risse Ardon che tu né sai né puoi ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...