rabditidi
rabdìtidi s. m. pl. [lat. scient. Rhabditidae, der. del nome del genere Rhabditis: v. rabdite]. – In zoologia, famiglia di nematodi monogenei con apparato boccale sprovvisto di stiletto, e [...] con regione labiale formata da 6 labbra singole o 3 labbra doppie; conducono vita libera o sono parassiti di vertebrati. ...
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succio
sùccio s. m. [der. di succiare]. – 1. non com. Succiata, forte aspirazione a labbra contratte per succiare qualcosa. 2. Nel linguaggio venatorio, verso che fa il beccaccino levandosi, così detto [...] dai cacciatori per le affinità con il suono che si può produrre con le labbra succhiando con forza. ...
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convulso
agg. e s. m. [dal lat. convulsus, part. pass. di convellĕre «strappare»]. – 1. agg. a. Che si manifesta con brusche contrazioni dei muscoli, con rapide e violente scosse: tremito c.; moto c. [...] barche (Abba). Di parte del corpo, scosso da tremito, agitato, contratto: l’afferrò con le mani c.; su le c. labbra Del trepido, rapito amante (Leopardi). c. fig. Disordinato, nervoso, che procede a scatti, detto del modo di parlare o di esprimersi ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] sarebbe stato bene non dire: appena ebbi pronunciata quella frase, mi morsi la l. (con questo stesso senso, anche mordersi le labbra). Tagliare, mozzare, strappare la l. a qualcuno, come forma di antico supplizio o di pena barbarica (e in frasi fig ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] Un canto che s’udia per li sentieri Lontanando morire a poco a poco (Leopardi); analogam., in frasi partic.: la parola gli morì sulle labbra, non riuscì a terminarla; l’imprecazione gli morì in gola, non riuscì a proferirla; il sorriso gli morì sulle ...
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schioccare
v. intr. e tr. [voce di origine onomatopeica; v. chioccare] (io schiòcco, tu schiòcchi, ecc.; come intr., aus. avere). – Produrre un rumore secco, simile a una piccola e rapida esplosione; [...] con un rumore caratteristico: a tratti, sognava e si lamentava, scotendo la testa e facendo s. la lingua nella bocca (Mariateresa Di Lascia); s. le labbra, riaprirle d’un tratto, con rumore secco e breve; s. un bacio, dare un bacio premendo forte le ...
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longininfismo
s. m. [comp. di longi- e ninfa]. – Carattere degli organi sessuali femminili determinato da grande sviluppo delle piccole labbra (o ninfe), le quali sporgono all’esterno delle grandi labbra [...] formando una specie di grembiule (v. anche grembiule, n. 3); è, insieme con la steatopigìa, carattere tipico delle donne boscimane e ottentotte ...
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schiudere
schiùdere v. tr. [lat. excludĕre «escludere», comp. di ex- e clūdĕre (v. chiudere)] (coniug. come chiudere). – 1. Aprire lievemente o lentamente, aprire in parte, non del tutto: s. la porta, [...] ); le sue promesse sembravano schiudermi un migliore avvenire. Frequente l’intr. pron. schiudersi, aprirsi, o tornare ad aprirsi: le labbra gli si erano schiuse in un gran sorriso; volgevamo gli occhi indietro per dire addio al mondo, incerti se il ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] di rassegnazione), a. la mano; fig., a. le braccia a qualcuno, accoglierlo con espansione, affettuosamente. D’altre parti del corpo: a. la bocca, le labbra, per le varie funzioni che lo richiedono, e in partic. per parlare: Più volte già per dir le ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] scandendo le sillabe; p. a voce alta, a voce bassa, sottovoce, a mezza voce; p. piano, forte; p. a bocca chiusa, a fior di labbra, tra i denti; p. con voce gutturale o di gola; p. col naso o con voce nasale. 2. a. Esprimere, per mezzo del linguaggio ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...