scoppiare1
scoppiare1 v. intr. [der. di scoppio] (io scòppio, ecc.; aus. essere). – 1. a. Spaccarsi a un tratto, violentemente e fragorosamente, per eccesso di pressione, con riferimento a recipienti [...] il cuore per amor vostro (Caro); screpolarsi, aprirsi (quasi sempre nella forma intr. pron.): per il freddo mi sono scoppiate le labbra. c. Con senso iperb., non reggere, non farcela più a sostenere la tensione, la fatica, lo sforzo o, più genericam ...
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buccinatore
buccinatóre s. m. [dal lat. buccinator -oris]. – 1. ant. a. Suonatore di buccina. b. non com. Chi va propalando i fatti altrui. 2. In anatomia, piccolo muscolo appiattito della regione della [...] (anche agg., muscolo b.); la contrazione dei due buccinatori, che ha la funzione di stirare all’indietro le commessure delle labbra, interviene, oltre che nella masticazione, nello zufolare e nel suonare gli strumenti a fiato (di qui il nome). ...
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tumido
tùmido agg. [dal lat. tumĭdus, der. di tumere «essere gonfio»]. – Gonfio, per natura o per cause patologiche: ventre t.; mani t.; anche turgido, carnoso, sporgente: labbra tumide. Per estens., [...] di cose, con il sign. generico di gonfio, rigonfio: torrente t. per la piena; estens. e fig.: stile t., ampolloso; non com., superbo, altezzoso: Non siate però tumide e fastose, Donne (Ariosto). ◆ Avv. ...
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arroncigliare
(ant. arruncigliare) v. tr. [der. di ronciglio] (io arroncìglio, ecc.), letter. – 1. Afferrare col ronciglio: E Graffiacan, che li era più di contra, Li arruncigliò le ’mpegolate chiome [...] a ronciglio, torcere, avvolgere: arroncigliarsi i baffi; rifl.: Miagola e soffia il gatto, e s’arronciglia (L. Lippi). b. Contrarre, aggrinzare: sulla fronte arroncigliata e scura (V. Monti); arroncigliando le labbra berciano e gesticolano (Fucini). ...
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rinoceronte
rinocerónte s. m. [dal lat. rhinocĕros -otis, e questo dal gr. ῥινόκερως, comp. di ῥινο- «rino-» e κέρας «corno»; propr. «che ha un corno sul naso»; l’epentesi della -n- nella terminazione [...] e 4 di lunghezza, con coda corta, testa allungata, labbra grandi e prensili, uno o due corni impiantati nella regione caratterizzato da un breve prolungamento tattile e prensile del labbro superiore, diffuso in Africa centro-meridionale; r. indiano ...
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bilabiale
agg. [comp. di bi- e lat. labium «labbro»]. – Di consonante la cui articolazione risulta dall’opposizione delle due labbra (anche sostantivato al femm.: una b., le bilabiali). Tale opposizione [...] può consistere in un’occlusione o in una semplice stretta: al primo tipo appartengono l’esplosiva bilabiale sorda (p), l’esplosiva bilabiale sonora (b) e la nasale bilabiale (m); al secondo tipo, le fricative ...
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arrotondamento
arrotondaménto s. m. [der. di arrotondare]. – L’arrotondare, l’arrotondarsi, l’essere arrotondato. Con accezioni specifiche: 1. In un qualsiasi pezzo lavorato, il raccordo a profilo curvo, [...] superfici cilindriche coassiali di raggio diverso. 2. In fonetica, a. labiale (o protrusione labiale), atteggiamento delle labbra che si proiettano leggermente in avanti formando un’apertura labiale rotonda e nello stesso tempo allungando la cavità ...
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stretto1
strétto1 agg. [part. pass. di stringere, che continua il lat. strĭctus, part. pass. di stringĕre]. – 1. a. Premuto, serrato fortemente: tenere s. una cosa, afferrarla e premerla con forza in [...] mi sta s., o sto un po’ stretto in questa giacca; strada, piazza s.; apertura, porta s.; stare a bocca s., tenere le labbra s.; a denti s., con i denti serrati (e con sign. estens. o fig., ridere a denti s., forzatamente, combattere, lottare a denti ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] parte delle altre consonanti, i tre gradi: tenue (es. in tuba), medio (es. in turba) e rafforzato (es. in giubba, labbro). La distinzione tra il grado tenue e il rafforzato, che in Toscana è spontanea e tradizionale, presenta difficoltà varie in ...
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menzogna
menzógna s. f. [lat. *mentionia, der. di mentiri «mentire»]. – 1. Affermazione contraria a ciò che si sa o si crede vero, o anche contraria a ciò che si pensa; alterazione (oppure negazione, [...] di m., presentarsi con aspetto di falsità: Sempre a quel ver c’ha faccia di menzogna De’ l’uom chiuder le labbra fin ch’el puote (Dante), deve tacere cioè quella verità che, per essere strana e difficilmente credibile, può essere ritenuta una ...
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LABBRI O LABBRA?
La parola labbro ha due plurali.
• Il plurale maschile labbri si usa per indicare ‘i bordi di una ferita’ o, per estensione, ‘i confini di un perimetro’
Il medico suturò i labbri della ferita
I labbri di un recipiente di...
labbro [soltanto nel plurale labbra]
È esclusivo della poesia, e ricorre sempre in senso proprio: If XXV 29 ciò che... si ritenne / di quel soverchio, fé naso a la faccia / e le labbra ingrossò, e XXX 55; Pg IV 122 Li atti suoi... mosser le...