scarico1
scàrico1 (poet. scarco) agg. [der. di carico1, col pref. s- (nel sign. 1)] (pl. m. -chi). – 1. Privo del carico, in quanto non è stato ancora caricato o è stato già scaricato: autocarro s.; [...] nube (Caro). b. In senso fig., sgombro, libero, scevro e sim.: mente s. di pensieri, di preoccupazioni; avere l’animo s. di rimorsi, di rimpianti; se ora non del tutto lieto almeno in parte scarico de la amaritudini dir mi posso (Sannazzaro); anche ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] v. nel pensiero filosofico antico e moderno; l’alta valutazione cristiana della v. (v. volontarismo); Lo maggior don che Dio ... Fesse creando ... Fu de la volontà la libertate (Dante), il libero arbitrio. In filosofia, attività propria del soggetto ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] manifestarsi delle realtà naturali e storiche la sua stessa libera essenza (si articola a sua volta nei momenti dell nella posizione dei due termini: li movitori del cielo ..., naturati del’amore del Santo Spirito, fanno la loro operazione (Dante); ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] e regolare la vita della famiglia: ringraziare la p. di casa per l’ottima cena; salutare i p. di casa, accomiatarsi da loro; ..., avere facoltà e potere di agire, di decidere in modo autonomo e libero: ognuno di noi è p. di fare ciò che vuole (o come ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., [...] consumare la vita nell’o.; amare, fuggire l’o.; darsi, abbandonarsi all’o.; Chi nel diletto de la carne involto S’affaticava e chi si termine aveva in latino, dove otium era il tempo libero dalle occupazioni della vita politica e dagli affari pubblici ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] di persona, l. qualcuno, cessare di tenerlo o di trattenerlo (più chiaramente, l. andare, l. libero, l. in libertà). possente, Ch’una favilla sol de la tua gloria Possa l. a la futura gente (Dante); l. scritto, scrivere qualcosa perché altri ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] nome dal personaggio che lo rappresenta: la l. De Gasperi, la l. Brežnev, la l. Einaudi, ecc.; più genericam., programma o o la località con cui si vuol parlare; trovare la l. libera, occupata; restare in linea, attendere all’apparecchio telefonico, ...
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sprigionare
(ant. spregionare) v. tr. [der. di prigione1, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sprigióno, ecc.). – 1. non com. Togliere, liberare dalla prigione; fare uscire di prigione: è stato sprigionato [...] stessi (De Marchi). In senso fig., lasciare libero: Per tutto questo Amor non mi spregiona (Petrarca); per estens., liberare, sul pavimento e sprigionò un nuvolo di vecchia polvere che quasi l’accecava (Jovine); nell’intr. pron., esalare, venir fuori ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] ho il destrier, che muta a pena i passi Ne l’aspre vie de’ faticosi sassi (Ariosto). Segnare il p., arrestarsi nella Nel pattinaggio su rotelle, p. a lisca di pesce, esercizio libero che si esegue partendo a gambe divaricate e, compiuta una mezza ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] quello occupato da corpi o da sistemi materiali, contrapp. a s. libero o vuoto; s. aereo, quello in cui si svolge la navigazione aerea espressione fr. l’espace d’un matin del poeta F. de Malherbe: «elle a vécu ce que vivent les roses, L’espace d’un ...
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De Santis, Giuseppe
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Fondi l'11 febbraio 1917 e morto a Roma il 16 maggio 1997. Fu tra i protagonisti del Neorealismo, di cui sviluppò una linea tanto personale quanto...
DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse gli anni della fanciullezza e compì...