inscurire
(o iscurire) v. tr. e intr. [der. di scuro1; la variante iscurire può essere considerata anche una forma di scurire con i- prostetica] (io inscurisco, tu inscurisci, ecc.). – 1. tr. Far diventare [...] ; l’azione del tempo ha inscurito la facciata; il sole inscurisce la pelle. 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. Farsi scuro o più scuro (allude in genere al colore e non a una diminuzione della luce, della luminosità, concetto che è invece espresso ...
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insight
〈ìnsait〉 s. ingl. [comp. della prep. in «in» e sight «vista, visione»], usato in ital. al masch. – In psicologia, la capacità di vedere dentro una situazione, o dentro sé stessi, quindi, in genere, [...] fatti esterni o interni; questo sign. generico (espresso anche con la corrispondente forma ted. Einsicht) ha acquistato accezioni specifiche in psichiatria e in psicanalisi, per indicare l’intuizione e la consapevolezza dei proprî sentimenti, delle ...
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mnemonica
mnemònica s. f. [ellissi di arte mnemonica, dall’agg. mnemonico]. – Il complesso dei varî espedienti escogitati per aiutare la memoria a ritenere date, termini tecnici, liste cronologiche e [...] linguistici che intercorrono tra parole e cose e fra le parole stesse, in modo che l’universo delle conoscenze espresso nelle parole coincida con l’universo reale e i nessi mnemonici rispecchino le strutture logiche e ontologiche della realtà. Spesso ...
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tablet
s. m. inv. Computer portatile compatto di dimensioni ridotte, dotato di schermo sensibile al tatto, sul quale è possibile scrivere e attivare le funzionalità disponibili per mezzo di un’apposita [...] in un tablet e può poi essere ripiegato, chiuso. E quindi l’oggetto può essere usato come un nomale telefono, ma con uno lettori e-book ha molte più funzioni e un prezzo più alto. (Espresso, 12 gennaio 2012, p. 101, Tecnologia).
Dalla loc. s.le ...
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insolito
insòlito agg. [dal lat. insolĭtus, comp. di in-2 e solĭtus «solito»]. – Non solito o diverso dal solito e dal normale: quest’anno ha fatto un caldo, un freddo i.; per le vie c’era un’animazione [...] un senso di biasimo, riferendosi ad atti o parole che escono dalla norma della correttezza o della convenienza: ti sei espresso con un linguaggio i.; il suo contegno i. mi ha stupito e addolorato. ◆ Avv. insolitaménte, in modo insolito, fuori dell ...
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esplicito
esplìcito agg. [dal lat. explicĭtus, part. pass. di explicare «disviluppare, spiegare»]. – Chiaramente espresso: parole e.; dichiarazione, promessa, condizione e.; ordine e.; con l’e. consenso; [...] desidero una risposta e.; gli parlò in modo esplicito. In sintassi, proposizioni e., o di forma e., quelle che hanno il predicato di modo «finito» (cioè indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo), ...
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espressamenteespressaménte avv. [der. dell’agg. espresso]. – In modo esplicito, chiaro e preciso: la nostra storia nota e. che, da quel giorno in poi, quel signore fu un po’ men precipitoso (Manzoni); [...] è detto e. nell’avviso; comandare, vietare e.; a bella posta, appositamente: andare, venire, far venire e.; un ingegnere chiamato e. da Milano; l’ho fatto e. per te. ...
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spin
〈spin〉 s. ingl. (propr. «rotazione»; pl. spins 〈spin∫〉), usato in ital. al masch. – 1. In fisica delle particelle elementari, il momento angolare intrinseco che è necessario attribuire a una particella, [...] di s., valore del momento di spin di una particella, espresso in unità {q} (essendo {q} la costante di Planck soltanto valori interi oppure seminteri, determinando nei due casi l’appartenenza della particella cui si riferisce alla statistica di ...
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acquiescenza
acquiescènza s. f. [der. di acquiescente]. – 1. a. Consenso tacito o non pienamente espresso; condiscendenza inerte, remissività: a. a una decisione, a un’imposizione; l’a. rispettosa e [...] autorità locali. b. Atteggiamento passivo, carattere remissivo: la sua naturale a. era stata interpretata come ipocrisia. 2. Nel linguaggio giur., accettazione espressa o tacita, totale o parziale, della sentenza del giudice, in processi civili. ...
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diafonia
diafonìa s. f. [dal lat. tardo diaphonia, gr. διαϕωνία «dissonanza», composto di διά, che indica diversità, e ϕωνή «suono, voce»]. – 1. Termine che nel sistema musicale greco significava propriam. [...] di polifonia praticato intorno al 9° sec. d. C. (cioè l’organum) e talvolta anche il discanto. 2. In elettronica, e spec d., in un dato circuito, il livello relativo del segnale perturbante (espresso in decibel o in neper) rispetto al segnale utile. ...
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Espresso, L’ Settimanale di attualità politica, economica, culturale e di costume, di tendenza laica. Fu fondato a Roma nel 1955 da A. Benedetti. Dopo la direzione di E. Scalfari (1963-70), il settimanale passò nel 1974, sotto la direzione di...
L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo differenziale da parte di Leibniz, la...