senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] questa volta dovremo far s. il suo aiuto. Con queste stesse locuz. è frequente l’uso della particella ne, riferita al complemento già espresso in precedenza, o addirittura l’ellissi del complemento: per dare tutto agli altri, è rimasto s. lui; prendi ...
Leggi Tutto
mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] avariati (meglio però: la metà dei concorrenti; più della metà dei barattoli). Può essere riferito al sost. espresso precedentemente: si divisero l’arancia mezza per ciascuno; c’era troppo pane e ne è avanzato più di mezzo. Talvolta (soprattutto nell ...
Leggi Tutto
mortalita
mortalità s. f. [dal lat. mortalĭtas -atis]. – 1. letter. Condizione di chi è mortale, il fatto d’esser mortale (soggetto cioè a morire): c’è chi sostiene la m. dell’anima; Perché tu ogni nube [...] che nelle altre stagioni. In partic., come termine statistico, indice, quoziente, coefficiente di m., il rapporto, espresso in percentuale, fra il numero dei decessi e l’ammontare della popolazione in un determinato periodo di tempo, che di solito è ...
Leggi Tutto
sostenere
sostenére v. tr. [lat. sustĭnēre, comp. di sus-, variante di sub- «sotto», e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. Tenere sollevata una cosa o una persona sopportandone il peso dal di [...] Affermare, asserire una cosa di cui si è convinti: s. una tesi, una teoria; l’avvocato sostenne la piena innocenza dell’accusato; con compl. ogg. espresso da un pronome: l’ho detto e lo sostengo; potresti sostenerlo in faccia al mondo; o da una prop ...
Leggi Tutto
potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] , detto di modo (o tempo) verbale che, da solo o con l’aggiunta di particelle, esprime una azione pensata come possibile, sia in forma positiva di una possibilità passata (p. del passato, espresso con l’imperfetto, più raram. con il piuccheperfetto, ...
Leggi Tutto
parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] calmarsi; una comoda poltrona, che pare fatta apposta per invitare a sedervisi; pare proprio un destino! Spesso l’avv. non, che nega il concetto espresso dal verbo dipendente, si premette invece al verbo parere (per es., non pare che se ne ricordi ...
Leggi Tutto
peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] sostanza, il peso dell’unità di volume della sostanza: espresso nelle unità standard di peso e di volume, sia pure ), la forza di gravità stessa, e anche, concretamente, il corpo o l’insieme di corpi che di questa forza sono sede: il p. delle ...
Leggi Tutto
denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi [...] . II, titolo del cap. 10: I danari non sono il nervo della guerra, secondo che è comune opinione), è anche espresso nella forma francese l’argent est le nerf de la guerre, frase spesso però sostituita dalla variante – più nota in Italia, ma ignota in ...
Leggi Tutto
quando
avv., cong. e s. m. [lat. quando]. – 1. avv. a. Ha la funzione di domandare, in frasi interrogative, in quale tempo o momento si determinerà, si è determinato o si determina, un fatto, una situazione [...] ’improvviso e inaspettato determinarsi di un fatto che interviene mentre sta per aver inizio o è appena iniziata l’azione espressa nella frase principale, e spesso la ritarda o la modifica: stavo per uscire, o stavo uscendo, quand’ecco squilla (o che ...
Leggi Tutto
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] , imbucare, recapitare, ricevere, aprire, chiudere una l.; avvisare, far sapere per l., rispondere a una l.; carta da lettere; buca delle (o per le) l.; l. raccomandata, assicurata, per espresso (comunem., per ellissi, una raccomandata, un’assicurata ...
Leggi Tutto
Espresso, L’ Settimanale di attualità politica, economica, culturale e di costume, di tendenza laica. Fu fondato a Roma nel 1955 da A. Benedetti. Dopo la direzione di E. Scalfari (1963-70), il settimanale passò nel 1974, sotto la direzione di...
L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo differenziale da parte di Leibniz, la...