definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] o tonale, ecc.) che contribuiscano a precisare il suo valore semantico e a suggerirne l’uso più corretto. b. In filosofia, l’analisi e determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e ...
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soddisfare
(tosc. o letter. sodisfare; ant. satisfare) v. tr. e intr. [lat. satisfacĕre, comp. di satis «abbastanza» e facĕre «fare»] (pres. io soddisfàccio o soddisfò o soddisfo, tu soddisfài o soddisfi, [...] con il compl. indiretto della persona o della cosa su cui si soddisfa espresso con la prep. a o, nei pronomi, con il dativo. 1. sia pagato il debito contratto peccando; Io vo’ saper se l’uom può sodisfarvi Ai voti manchi sì con altri beni (Dante ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] produce, conforme all’etimologia, il rafforzamento fonetico, espresso dall’ortografia nelle parole composte (es. appena mano il freno (Petrarca); ma nella lingua corrente, anche scritta, è com. l’uso con prep.: a loro ci penso io; è la persona a cui ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] tono di minaccia, o in frasi iron. o scherz.: ora lo servo io; l’ha servito a dovere. 3. Con uso assol., nel gioco del tennis, a cui una cosa è utile, giova, e sim., può essere espresso con un infinito (introdotto da per o a): il martello serve per ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] . In frasi negative: a. Esprime il concetto opposto di quello espresso dall’infinito (e, in genere, indica la presenza di un in forma tronca: Se sì alto pon gir mie stanche rime (Petrarca). Per l’indic. imperf. (1a e 3a pers. sing., 3a pers. pl.): ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] credito: ti ho dato ciò che ti dovevo e ora siamo p.; frequente l’uso estens.: lui m’ha dato un pugno e io gli ho risposto con sia divisibile per 2 (cioè 2, 4, 6, 8, ecc.); o espresso da un numero pari: i giorni p. della settimana, il secondo, quarto ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] alla purezza o alla qualità della lega: il titolo dell’o. (espresso in carati o in millesimi); o. di (o a) 24 carati matrimonio; sogni d’o., dolci, tranquilli (come augurio di buona notte). Per l’età dell’o. (qui dell’oro è un arcaismo per d’oro) o ...
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stesso
stésso agg. [lat. iste ĭpse, accus. istum ĭpsum]. – 1. Sinon. più frequente di medesimo per esprimere identità; quindi: a. Che è proprio quello, che non è diverso o altro da quello di cui si parlava [...] accettabile, la ripetizione di un termine precedentemente espresso: per rendere valido il contratto occorre che ponga un’alternativa: è lo s., per me è lo s., è indifferente l’una o l’altra cosa. b. Al femm., spec. in usi region., la stessa, la ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] gesticolazione; p. con lo sguardo, con gli occhi (e analogam., ha degli occhi che parlano, assai espressivi); che, parli con i piedi tu?, a chi ha l’abitudine di tirar calci; con altro sign., p. con i piedi, parlare male oppure spropositando. b ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] caso (e anche quando specifica un verbo) vi è, espresso o sottinteso, un secondo termine di paragone o una proposizione . in più, v. sopra, al n. 1 d). b. Né più né meno, per l’appunto, proprio così (v. meno, n. 4 b). c. Per lo più (anche in grafia ...
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Espresso, L’ Settimanale di attualità politica, economica, culturale e di costume, di tendenza laica. Fu fondato a Roma nel 1955 da A. Benedetti. Dopo la direzione di E. Scalfari (1963-70), il settimanale passò nel 1974, sotto la direzione di...
L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo differenziale da parte di Leibniz, la...